Condividi

Tim accelera sull’Open Ran: a Torino il primo Otic Lab europeo

Il gruppo guidato da Luigi Gubitosi apre, unico in Italia, il nuovo laboratorio per i test sulle nuove reti di accesso mobili ultrabroadband

Tim accelera sull’Open Ran: a Torino il primo Otic Lab europeo

Tim avanza nell’obiettivo di favorire l’adozione e lo sviluppo di soluzioni Open Ran (Radio access network) in Europa. Si tratta di soluzioni aperte per le nuove reti di accesso mobili ultrabroadband. L’intenzione del gruppo guidato da Luigi Gubitosi è di accelerarne l’offerta attraverso la propria rete commerciale. In questo modo Tim intende bruciare i concorrenti: l’azienda – dopo l’avvio a Faenza di una prima soluzione Open Ran su rete attiva – diventa ora tra i primi operatori al mondo e unico in Italia ad avviare il nuovo laboratorio European Otic Lab.

“L’Open Test and Integration Center (Otic Lab) – precisa il comunicato con cui Tim annuncia l’apertura del laboratorio – in linea con gli standard previsti da O-Ran Alliance, avrà sede presso i laboratori di Innovazione del Gruppo TIM a Torino e opererà in sinergia con l’intero ecosistema Open Ran (costruttori, start-up, system integrator etc.) al fine di sperimentare nuove soluzioni e accelerare questa tecnologia per lo sviluppo della nuova architettura paneuropea della rete mobile (5G, Cloud ed Edge Computing)”.

L’Otic Lab infatti opererà per sviluppare implementazioni e soluzioni, oltre a testare e verificare la conformità delle apparecchiature Ran (antenne, stazioni radio base, etc.) di singoli o diversi fornitori al fine di fornire risultati tecnici alla comunità sulle esperienze acquisite durante i test.

Lo sviluppo delle soluzioni Open Ran, caratterizzate da un ambiente aperto, consente, in linea con gli obiettivi del piano di Tim 2021-2023 ‘Beyond Connectivity’, di unire le potenzialità del cloud e dell’Intelligenza Artificiale con l’evoluzione della rete mobile. Inoltre, permette agli operatori di rafforzare ulteriormente gli standard di sicurezza, migliorare le prestazioni della rete e ottimizzare i costi, in modo da fornire servizi digitali sempre più evoluti, come quelli legati alle nuove soluzioni per l’Industry 4.0, alla smart city e all’autonomous driving. Per promuovere la nuova infrastruttura Tim ha firmato un Memorandum of Understanding con i principali operatori europei (tra questi: Deutsche Telekom, Orange, Telefonica e Vodafone).

Commenta