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Tesla alla prova dei conti ma Musk pensa alla Luna e anche a Marte

Tesla apre la stagione delle trimestrali dei big dell’high tech Usa ma l’auto non è in cima ai pensieri di Musk che ha in mente le missioni spaziali in vista della missione finale su Marte

Tesla alla prova dei conti ma Musk pensa alla Luna e anche a Marte

Toccherà oggi pomeriggio a Tesla l’onore di aprire la settimana più ricca di trimestrali della Corporate America, quella che da domani farà sfilare i campioni della tecnologia, da Apple a Microsoft ed Alphabet, colossi che dovrebbero annunciare utili record secondo le attese degli analisti. Ma l’appeal mediatico di Elon Musk, il technoking come si è autoproclamato, è un’altra cosa. Lo conferma l’annuncio di ieri sera (durante la cerimonia degli Oscar) che l’inventore/finanziere sarà il protagonista di una puntata del Saturday night live, lo show storico della tv americana che di rado ha aperto la porta a uomini d’affari.  

Ma Musk è un caso a parte. Per limitarci all’agenda di oggi, il leader di Tesla dovrà spiegare agli analisti se e come Tesla riuscirà a mantenere, sotto la minaccia della penuria di chips (colpite pesantemente Ford e Stellantis Usa), anche nel secondo trimestre l’obiettivo di 185 mila auto consegnate nei tre mesi. Non solo: sia in Cina che negli Usa Tesla è sotto accusa per la sicurezza. Dopo l’incidente americano costato la vita a due passeggeri su un’auto in quel momento senza guidatore (ma Tesla sostiene che non era attivato l’autopilot) una contestazione è arrivata da Shanghai. In quel caso, sostiene Tesla, la colpa è dell’alta velocità.

Ma l’auto non è in cima ai pensieri di Musk in questi giorni. Sabato, in occasione del lancio della navetta Crew Dragon della sua Space X da Cape Canaveral, Musk ha dichiarato che “abbiamo aperto un nuovo capitolo nella storia dello spazio”. I quattro astronauti sono stati portati ai piedi della rampa di lancio in auto (ovviamente Tesla) su cui campeggiava la scritta Reuse, tanto per sottolineare che la società di Musk è riuscita ad abbassare sensibilmente il costo delle missioni spaziali riutilizzando le navicelle già impiegati in precedenza. Da ieri quattro astronauti “veterani” (due americani, un giapponese ed il francese Thomas Pesquet) sono arrivati alla stazione spaziale internazionale (Iss) con la capsula Endeavour raggiungendo i colleghi. Ed è cominciato un lungo soggiorno (sei mesi più altri sei) in attesa di altri astronauti, tra cui la nostra Samantha Cristoforetti. E’ la terza missione di questo tipo da quando la Nasa ha affidato la guida del programma a Elon Musk che ha sbaragliato la concorrenza di Boeing e di Jeff Bezos, con i suoi progetti “low cost” pur segnati da diverse esplosioni (due) in volo. Ma Space X, che comunque conta alle spalle 46 missioni riuscite su 48, è riuscito ad ottenere un contratto in esclusiva con la Nasa dopo esser riuscita nel 2020, prima impresa privata, a trasportare degli uomini su una stazione spaziale.

L’arma segreta di Musk è la navicella spaziale riutilizzabile Starship, parente alla lontana dei prototipi del passato che, ahimè, finora ha procurato solo delusioni, visto che quattro modelli sono esplosi in volo in missioni di prova. Ma i piani non cambiano. Il programkma Artemkis, destinato a riportare esseri umani sulla luna (stavolta per lunghi soggiorni) prevede che la Nasa spedisca quattro astronauti in una capsula Orion fino ad stazione orbitale Gateway. Lì saranno trasbordati sullo Starship che dopo una settimana li riporterà verso Gateway.  

Ma in parallelo Musk prepara la missione su Marte, la tappa finale del suo programma per salvare l’umanità cui sta dedicando in pratica tutta la sua fortuna di uomo più ricco del pianeta. Sul pianeta rosso lui spera non solo di arrivarci, ma di essere sepolto come il pioniere che, aprendo la strada alla colonizzazione di altri mondi, ha salvato l’umanità. E così, alla vigilia dell’incontro con gli analisti, Musk ha tenuto a sottolineare che la conquista di Marte “comporterà probabilmente delle vittime”.  Non è difficile capire perché gli autori dello show più famoso d’America lo hanno scelto come ospite. Ma, suggerisce il Wall Street Journal, il pubblico in sala quella sera sarà composto per lo più da ispettori della Sec per non perdere una battuta del ceo già punto con una multa da 20 milioni di dollari per aver annunciato, cosa non vera, il ritiro di Tesla dal listino.

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