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Terna: entra in esercizio l’interconnessione tra Italia e Austria

Investimento complessivo di 80 milioni di euro – L’opera si sviluppa per 28 km in cavo completamente interrato tra la Val Venosta e Nauders

Terna: entra in esercizio l’interconnessione tra Italia e Austria

È entrato in esercizio l’elettrodotto a 220 kV in cavo completamente interrato che collega Italia e Austria. L’annuncio è arrivato da Terna che per la realizzazione dell’opera, ha speso 80 milioni di euro.

L’elettrodotto tra Italia e Austria

Il collegamento si sviluppa per 28 km lungo il confine italo-austriaco e unisce le stazioni elettriche di Glorenza (in provincia di Bolzano) e Nauders (la prima città austriaca dopo il valico alpino del Passo Resia).

“L’opera consente ai due Paesi di aumentare di 300 MW la capacità di interscambio elettrico in importazione, raddoppiando quella attuale, favorendo una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili e l’incremento dell’affidabilità della rete elettrica nelle aree coinvolte”, spiega Terna in una nota. 

“L’interconnessione con l’Austria è un ulteriore e significativo passo in avanti nel percorso di sviluppo di una rete elettrica europea sempre più sicura, efficiente e interconnessa” , ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, amministratore dlegato e direttore generale di Terna“Il Piano di Sviluppo decennale di Terna prevede un investimento complessivo di 2 miliardi di euro per il rafforzamento delle interconnessioni con l’estero, che consentiranno una sempre più crescente integrazione delle fonti rinnovabili, dando un rilevante contributo al raggiungimento degli obiettivi posti dalla transizione energetica”, ha aggiunto Di Foggia. 

Per la parte italiana, l’intervento è stato promosso dalla società Resia con cui Terna ha sottoscritto un framework contrattuale a titolo oneroso che ne regola la realizzazione, l’esercizio e la manutenzione.

“In aggiunta, il collegamento con l’Austria garantirà maggiori scambi di elettricità, convogliando verso i centri di maggior consumo l’energia proveniente dall’estero a minor costo, con conseguenti benefici per il sistema elettrico nazionale”, conclude Terna.

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