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Terna e Regione Veneto: sensori in rete per sicurezza e ambiente

L’Ad Luigi Ferraris e il governatore Zaia firmano l’accordo per sperimentare la raccolta dati digitale attraverso l’Internet of Things a vantaggio della rete e del territorio – Coinvolta anche la Protezione civile

Terna e Regione Veneto: sensori in rete per sicurezza e ambiente

Terna avanza sulla digitalizzazione della rete e sceglie il Veneto come laboratorio di eccellenza per l’Internet of things applicato, appunto, all’infrastruttura nazionale di trasmissione dell’elettricità. ma l’obiettivo non è solo si migliorare la gestione e sicurezza della rete qwuanto di massimizzare, anche, i benefici dal punto di vista del monitoraggio ambientale: un’unica infrastruttura, quella di Terna, assicurerà entrambi. E’ per questa ragione che l’Ad Luigi Ferraris è volato a Venezia e ha firmato con il presidente della Regione, Luca Zaia, un protocollo d’intesa per l’avvio di una sperimentazione sulla rete elettrica regionale. Il tutto si inquadra nella linea strategica finalizzata allo sviluppo sostenibile già concordata tra i due partner.

 Come avverrà il monitoraggio? Con 500 sensori installati per ora su 26 linee elettriche della regione e sparsi tra Belluno, Verona e Vicenza, a suo tempo colpite – era il 2018 – dalla furia del vento che sradicò alberi, abbattendo interi boschi. I sensori di traliccio si chiamano Iot Box e grazie a loro diventa possibile controllare la rete in tempo reale, ottenere informazioni immediate sull’osservazione dell’ambiente e dei fenomeni naturali potenzialmente dannosi per la rete in modo di poter intervenire tempestivamente e in modo mirato per prevenire e proteggere l’infrastruttura, evitando o riducendo i potenziali danni. Le informazioni raccolte da Terna viaggiano su Internet e vengono poi “smistate” agli uffici interni o anche agli enti esterni che possono essere interessati. Quali? Per esempio alla Protezione civile, a istituti di ricerca ed enti locali di tutela e controllo sul clima, le variazioni atmosferiche, l’inquinamento e via discorrendo.

La collaborazione tra Terna e la Regione Veneto è funzionale anche allo sviluppo di strategie – spiega il comunicato diffuso dal Gruppo che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale – “finalizzate alla condivisione dei dati raccolti e alla valutazione della fattibilità di ulteriori proposte di Use Case di interesse collettivo”.

Ecco perché l’accordo, ha sottolineato l’Ad Luigi Ferraris “rappresenta una ulteriore occasione per aumentare la sicurezza e la sostenibilità della rete elettrica regionale. La transizione energetica in atto impone nuove sfide e rende la gestione della rete sempre più complessa e articolata”. Metterla a fattor comune, ha proseguito, “significa creare una nuova consapevolezza tecnologica con enormi vantaggi per il sistema elettrico e le comunità locali”.

 Lo ha ben compreso il governatore Zaia che ha sottolineato come in questo caso la maggiore sicurezza, soprattutto in caso di emergenze ambientali, si collega con il fattore di innovazione rappresentato dall’Internet of Things (il “dialogo delle cose con il Web). “Un amministratore pubblico – ha concluso – deve poter contare su strumenti adeguati. In questo caso, il protocollo d’intesa con Terna, oltre ad ampliare la rete delle collaborazioni, ci metterà a disposizione milioni di dati per continuare a garantire il massimo dell’efficienza delle nostre strutture, in particolare della Protezione Civile, fiore all’occhiello riconosciuto a livello nazionale”.

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