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Telecom: Vodafone fa causa per oltre un miliardo

Telecom era precipitata già venerdì, quando prima dell’apertura dei mercati aveva pubblicato la semestrale: perdita netta di 1,407 miliardi di euro, rispetto ai 1,2 miliardi dei primi sei mesi del 2012, a causa di una svalutazione dell’avviamento per complessivi 2,2 miliardi di euro – Adesso la causa intentata da Vodafone, che chiede 1 miliardo di danni.

Telecom: Vodafone fa causa per oltre un miliardo

Telecom Italia viaggia ancora in negativo a Piazza Affari, seppur di poco, continuando la serie di ribassi che ha comportato un calo delle azioni del 9,5% nelle ultime tre sedute. Il titolo (-1,18% a metà mattinata, poi intorno alla parità dopo le 11), penalizzato la scorsa settimana da voci di aumento di capitale poi smentite, da conti sotto le attese e dalla revisione dei target 2013, risente ora della notizia relative alla richiesta danni record da parte di Vodafone. Quest’ultima ha aperto una causa civile contro Telecom, con una richiesta di risarcimento di oltre un miliardo di euro per “abuso di posizione dominante”, per “una serie di condotte abusive poste in essere da Telecom tra il 2008 e il 2013 che avrebbero rallentato lo sviluppo della concorrenza nei mercati di rete fissa”. 

La causa riguarda gli stessi fatti per cui l’Antitrust ha multato Telecom a dicembre per 104 milioni di euro, sanzione contro cui la società ha già fatto ricorso al Tar del Lazio. In merito alle accuse di Vodafone, Telecom spiega che “riuscirà a dimostrare la assoluta correttezza dei propri comportamenti”: “Vodafone, d’altra parte, non è nuova a iniziative di ‘concorrenza attraverso cause legali”, sottolinea il gruppo guidato da Franco Bernabè, ricordando “una simile pretestuosa iniziativa avviata negli anni scorsi” con richieste economiche “roboanti” “definita poi con un nulla di fatto e nessun esborso per la società”. 

Telecom venerdì prima dell’apertura dei mercati ha pubblicato la semestrale, che ha mostrato una perdita netta di 1,407 miliardi di euro, rispetto ai 1,2 miliardi dei primi sei mesi del 2012, a causa di una svalutazione dell’avviamento per complessivi 2,2 miliardi di euro.

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