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Telecom e le banche zavorrano la Borsa ma Fiat in controtendenza

La complessità dello spin off della rete colpisce il titolo di Telecom Italia e il FtseMib (-0,8%) – Male anche le banche, tranne Mps – Brillano invece la Fiat e la Pirelli – Positive anche le performance di Lottomatica e Diasorin – Sale fiducia in America – Negativi tutti i listini europei

Telecom e le banche zavorrano la Borsa ma Fiat in controtendenza

I dati macro Usa danno fiato a Wall Street mentre l’Europa conferma in chiusura i cali della giornata. Piazza Affari è zavorrata da Telecom Italia che perde il 5,8% a 0,59 euro all’indomani del via libera sullo scorporo della rete. Gli operatori guardano alla valutazione della rete che circola in ambienti finanziari e che sarebbe giudicata bassa: il Financial Times oggi indica una valutazione attorno a 14 miliardi di euro, il Wall Street Journal scrive che il 30% della rete (ossia la quota potenzialmente in vendita alla Cdp secondo le indiscrezioni) è valutato sui 4,2 miliardi.

Diversi i report che mostrano cautela da parte degli analisti finanziari. Rinviato al prossimo cda il dossier di integrazione con 3 Italia. Male anche le banche: Banco popolare -3,84%, Mediolanum -3,46%, Bpm-2,57%. Unicredit +0,55%, Intesa +0,21% e Mps +1,48%. Ansaldo Sts -4,29% L’indice Ftse Mib chiude così in calo dello 0,78%, lo spread Btp bund è a 259 putni base. Francoforte -0,61%, Londra -1,11%, Parigi -1,19%.

I mercati guardano alle prossime mosse delle banche centrali. Sulla scia dei dati macro i listini Usa azzerano le perdite e si riportano in rialzo. Alla chiusura dell’Europail Dow Jones sale dello0,3% e il Nasdaq dello 0,28%. L’euro arretra sul dollaro dello 0,58% a 1,2974. Il petrolio Wti cede lo 0,96% a 92,71 dollari al barile. Giù anche l’oro dell’1,38% a 1.392,5 dollari l’oncia. Se i redditi personali di aprile sono invariati e deludono le attese degli analisti, fanno meglio del previsto la fiducia dell’università del Michigan e l’indice Pmi di Chicago.

L’indice della fiducia dei consumatori del Michigan è balzato ai massimi da luglio 2007, attestandosi a quota 84,5 punti, sopra ai 76,4 punti di aprile e al consensus degli analisti, che si attestava a 83,8 punti. L’indice Ism pmi di Chicago che misura l’attività manifatturiera della regione è salito a maggio a 58,7 punti dai 49 di aprile. Il sottoindice relativo all’occupazione ha registrato un progresso a 56,9 punti da 48,7. In controtendenza sul Ftse Mib corre Fiat +3,29% sopra i 6 euro trainando il comparto dell’auto europeo, Lottomatica +2,5%, Diasorin +1,6%, Pirelli +0,96%.

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