Condividi

Teatro, “La valle dell’Eden” di Steinbeck secondo Latella

Debutta in prima assoluta all’Arena del Sole di Bologna il nuovo spettacolo del regista, già premio Ubu e direttore della Biennale Teatro Venezia.

Teatro, “La valle dell’Eden” di Steinbeck secondo Latella

Sarà una maratona per tutti, non solo per chi in questi due anni ci ha lavorato adattando per il teatro un romanzo monstre di 800 pagine. Non solo per i sette attori che dovranno recitare in scena chiamati a uno sforzo pazzesco di concentrazione fisica ed emotiva ma anche per il pubblico, inchiodato alla sedia a più riprese, in giorni diversi. 

Il regista Antonio Latella, non nuovo a queste imprese eccezionali, debutta in prima assoluta il 6 novembre all’Arena del Sole di Bologna con “La valle dell’Eden” di John Steinbeck (1902-1968), romanzo monumentale del Novecento americano scritto dal premio Nobel nel 1952, al quale si sono avvicinati anche registi come Elia Kazan (con James Dean attore protagonista) per raccontare le vicende di due famiglie attraverso diverse generazioni. 

Il 6 novembre andrà in scena il primo atto (poi anche il 7, 8 e 10), mentre la seconda parta è in programma il 13, 14, 15 e 17. Due invece le date per chi vorrà vedere integralmente “La valle dell’Eden” secondo Latella e Linda Dalisi che ha firmato l’adattamento insieme al regista: il 9 e il 16 novembre, dalle 16 fino a sera inoltrata, con una pausa ristoratrice. 

Spiega Latella, da tre anni direttore della Biennale Teatro di Venezia, vincitore di premi Ubu – gli Oscar del teatro italiano – regista molto amato e che al contempo molto fa discutere il pubblico più ortodosso per le sue letture dei classici (in tanti si infuriarono per il suo goldoniano “Il servitore di due padroni” del 2013): “Ci siamo confrontati con un grande materiale, con un’unica parola d’ordine: ‘testamento’, nel doppio significato. Nel senso del Vecchio Testamento biblico e nel senso di eredità. Oggi dobbiamo chiederci se siamo in grado di confrontarci con l’eredità perché un testamento non sempre è benefico, ma ogni volta produce una via crucis”.  

L’adattamento – si legge nella nota di Ert-Emilia Romagna Teatro Fondazione che produce lo spettacolo assieme al Metastasio di Prato e allo Stabile dell’Umbria – si concentra sul percorso di vita di Adam Trask, figlio di un padre che lo costringe ad arruolarsi e andare in guerra, fratello in disputa nell’affrancamento dai legami familiari, poi marito desideroso del suo Eden, infine egli stesso padre di due figli. La storia attraversa tre generazioni (nel passaggio di secolo tra ’800 e ’900) e si svolge per lo più nella valle del Salinas, in California, sullo sfondo dell’utopica corsa all’Ovest.

Adam Trask oltrepassa i nodi cruciali dell’incontro con Cathy/Kate, dell’amicizia con il cuoco cinese Lee e Samuel Hamilton, scontrandosi e affondando nell’infinito il dilemma della lotta tra il bene e il male. L’indagine nella storia biblica dei nostri più remoti antenati, Caino e Abele, fino all’esilio di Caino nella “terra di Nord, a Est di Eden”, accompagna tutto il lavoro. E non a caso, il titolo originale scelto da Steinbeck era “East of Eden”, tratto dal verso 16 del Libro IV della Genesi: un luogo oltre, nella valle del fiume Salinas, in una California oscura e lontana. 

Per l’occasione Ert organizza “Tutti a bordo”, un servizio navetta gratuito da Modena e da Cesena verso Bologna per consentire agli spettatori di vedere “La valle dell’Eden”. Dopo Bologna, lo spettacolo sarà in tournée dal 20 al 24 novembre 2019, Teatro Metastasio (Prato), dal 27 all’1 dicembre 2019, Teatro Morlacchi (Perugia), dal 5 al 15 maggio 2020 all’Argentina a Roma.

Commenta