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Tagli, razionamento e risparmi: il piano di emergenza del governo per l’inverno dopo lo stop al gas russo

Nel giorno in cui chiude il Nord Stream 1, cresce il timore di una stop totale del gas russo. Il governo prepara un piano di emergenza per l’austerity e l’Enea fa i conti sui risparmi possibili

Tagli, razionamento e risparmi: il piano di emergenza del governo per l’inverno dopo lo stop al gas russo

L’Italia si prepara al peggio, così come tutta l’Europa. Con l’interruzione del gas che veniva pompato attraverso il gasdotto Nord Stream 1 (che collega Russia e Germania attraverso il Mar Baltico) per manutenzione, il governo prepara un piano di emergenza nel caso si arrivi a uno stop totale. Le iniziative spaziano da razionamenti su riscaldamento, aria condizionata e illuminazione al coprifuoco nei negozi, dai tagli nelle abitazioni e negli uffici pubblici ed eventualmente per le industrie più “energivore”. E che andrebbe di pari passo con quello dell’Unione Europea (Bruxelles presenterà tra poco più di una settimana un piano di strategia unitaria), mentre sono in arrivo altri aiuti sulle bollette. Nel frattempo, partirà la campagna di sensibilizzazione sul risparmio energetico. 

La preoccupazione è che Mosca possa utilizzare la chiusura temporanea come pretesto per tagliare definitivamente le forniture. In passato lavori simili hanno comportato un blocco dai dieci ai 14 giorni, e non sempre sono stati completati entro il termine annunciato. Ma con l’invasione della Russia in Ucraina e delle sanzioni occidentali, non è detto che il Cremlino faccia ripartire le consegne al termine dei lavori. Gazprom, tra l’altro, ha già ridotto in modo significativo il flusso attraverso il gasdotto per circa il 40% della capacità, facendo schizzare i prezzi.

Piano emergenza gas: tagli, razionamenti e risparmi

Per il momento l’Europa ha abbastanza gas, ma si teme per un inverno “freddo, buio e caro” con gli stoccaggi non riempiti in modo adeguato. L’Italia sarebbe tra i paesi a scontare il prezzo peggiore. Ma cosa possiamo fare? Tagli e razionamenti di gas sono le principali misure previste dal governo, ossia:

  • temperatura dei termosifoni ridotta di 2 gradi e limitazioni sugli orari nelle case;
  • coprifuoco sull’illuminazione in casi di estrema criticità;
  • taglio all’illuminazione dei lampioni nelle città e nei musei (fino al 40%);
  • chiusura anticipata degli uffici pubblici;
  • riduzione del riscaldamento a 19 gradi negli uffici pubblici;
  • chiusura anticipata dei locali privati (alle 23);
  • chiusura anticipata dei negozi (alle 19);
  • riduzione del gas e dell’elettricità alle imprese non indispensabili
  • incrementare l’uso dell’energia proveniente dal carbone
  • aumentare le estrazioni di gas dalle piattaforme con le trivellazioni.

Si tratta di misure estreme che dovrebbero scattare soltanto in caso di emergenza. Anche se la Russia ha ridotto di un terzo le forniture all’Italia rispetto alla media degli ultimi giorni (pari a circa 21 milioni di metri cubi al giorno contro i 32 milioni dei giorni scorsi) al momento l’allarme energia si ferma al primo livello.

Risparmi in bolletta gas e luce: lo studio di Enea

Visti i forti aumenti dei prezzi di elettricità e gas, Enea ha presentato uno studio per mitigare la spesa per le bollette (ma anche per far fronte all’emergenza gas e ai possibili tagli e razionamenti previsti dal governo). Con due specifiche misure nel settore residenziale si può arrivare a risparmiare quasi 2,7 miliardi di metri cubi di gas metano e ridurre la bolletta delle famiglie di circa 180 euro/anno.

Le misure “comportamentali” e “amministrative” contro il caro-bollette

Lo studio approfondisce due specifiche linee di azione, ovvero misure “comportamentali” (i vantaggi economici possono arrivare fino a 240 euro all’anno per famiglia) e misure “amministrative” con particolare riferimento al riscaldamento invernale. In queste ultime rientra l’abbassamento di 1 °C dei termostati, dai 20° abituali a 19° per ottenere un risparmio medio nazionale del combustibile per riscaldamento domestico del 10,7%. Inoltre, la riduzione di un’ora al giorno dell’accensione può contribuire ad una diminuzione del 3,6% del consumo.

Attuando queste due misure insieme, e aggiungendo anche la riduzione di 15 giorni del periodo di accensione, il risparmio può arrivare al 17,5%, pari a circa 2,7 miliardi di metri cubi di gas (1,65 miliardi dalla diminuzione di 1°C e 550 milioni dalla riduzione di un’ora giornaliera). Sul fronte delle bollette, queste proposte possono originare un risparmio complessivo, calcolato ai prezzi attuali, di 178 euro/anno per famiglia.

A livello comportamentale, l’utilizzo delle pompe di calore elettriche già installate per il condizionamento estivo anche per il riscaldamento invernale, la riduzione dell’uso del gas per acqua calda sanitaria e cucina, il minor consumo di energia elettrica grazie a un uso migliore degli elettrodomestici possono portare ad un risparmio di 3,6 miliardi di metri cubi/anno. Ulteriori 0,4 miliardi possono essere risparmiati con la sostituzione di elettrodomestici e climatizzatori con modelli ad alta efficienza e l’installazione di un’illuminazione a led.

“La tempestiva adozione delle misure indicate nello studio, potrebbe inoltre consentire di ridurre la pressione sugli stoccaggi di modulazione del gas per il prossimo inverno, per riempire i quali, almeno al 90% entro ottobre, il governo ha adottato misure straordinarie”, ha sottolineato il presidente Dialuce. Al momento, secondo i dati Snam forniti dall’Ad Stefano Venier, il riempimento degli stoccaggi commerciali è salito al 64%. “Noi di Snam abbiamo dato un contributo di circa 1,5 miliardi di metri cubi, e continueremo dare il nostro sostegno – ha aggiunto – ovviamente nei limiti di un operatore di sistema”.

Cingolani: “L’inverno sarà delicato, riempire gli stoccaggi il prima possibile”

“Questo inverno è quello un pochino più delicato, dobbiamo avere gli stoccaggi pieni il prima possibile per non andare in carenza nei primi mesi dell’inverno. Questo mentre incrementiamo, con una curva, gli arrivi di gas da nuovi paesi”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani commentando gli ultimi fatti relativi all’emergenza gas che potrebbe coinvolgere anche l’Italia, a causa delle mancate forniture dalla Russia.

Il consumo residenziale, spiega il ministro, pesa per circa il 30% del totale e il 10-12% delle emissioni. Se regolassimo meglio gli orari del riscaldamento, riducendo di un’ora, risparmieremmo 1,5-2 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Il ministro non ha escluso una campagna di informazione per favorire il risparmio energetico attraverso comportamenti virtuosi sia nel settore del gas che in quello, altrettanto strategico, dell’acqua.

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