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Superbonus 110%: ecco il modello semplificato per la Cila

E’ già disponibile il nuovo modulo semplificato per la “comunicazione asseverata di inizio attività”, con cui si riducono drasticamente gli adempimenti necessari per accedere al superbonus 110%

Superbonus 110%: ecco il modello semplificato per la Cila

Superbonus 110%: ci sono novità. Da oggi, giovedì 8 agosto, è operativo il modello unico per avviare i lavori legati alla maxi-agevolazione, che comprende Ecobonus 110% e Sismabonus. Per la precisione, il nuovo modulo – approvato dalla Conferenza Unificata – serve per la Cila, la “comunicazione asseverata di inizio attività”, con cui si riducono drasticamente gli adempimenti necessari per accedere al superbonus 110%. L’annuncio arriva da una nota pubblicata sul sito del ministero della Funzione Pubblica.

“Un modulo unico e standard per presentare la Cila, la Comunicazione asseverata di inizio attività che, grazie al decreto Semplificazioni approvato definitivamente dal Parlamento il 28 luglio riduce drasticamente gli adempimenti per accedere al Superbonus 110% – spiega Renato Brunetta, ministro della Funzione Pubblica – Una rivoluzione straordinaria che porta immediatamente la semplificazione a casa dei cittadini, delle imprese e di tutti i professionisti coinvolti, dagli ingegneri ai geometri”.

Il documento unico approvato dalla Conferenza unificata è stato già pubblicato sul sito della Funzione pubblica.

Il modulo per la Cila-Superbonus contiene “solo le informazioni essenziali – si legge nella nota del ministero – devono essere indicati gli estremi del permesso di costruire o del provvedimento che ha legittimato l’immobile (come la data di rilascio), ma per gli edifici la cui costruzione è stata completata prima del primo settembre 1967 è sufficiente una dichiarazione. Non è più necessaria l’attestazione di stato legittimo, particolarmente complessa e onerosa, ma è sufficiente la dichiarazione del progettista di conformità dell’intervento da realizzare”.

Semplificata anche la documentazione progettuale da allegare, visto che “le asseverazioni da parte del tecnico sono già trasmesse all’Enea – prosegue la nota – L’elaborato progettuale da presentare consiste nella descrizione, in forma sintetica, dell’intervento da realizzare. Eventuali elaborati grafici saranno presentati soltanto se indispensabili a una più chiara e compiuta descrizione. Per gli interventi in edilizia libera, basterà una semplicissima descrizione dell’intervento nel modulo”.

Tra i vantaggi c’è l’eliminazione delle attese per accedere alla documentazione degli archivi edilizi dei Comuni (tre mesi in media per ogni immobile oggetto di verifica). Il Dipartimento della Funzione pubblica “ha inoltre stimato che solo l’eliminazione dell’attestazione di stato legittimo comporta un risparmio di spesa di almeno 110 milioni di euro che possono essere reinvestiti in spesa produttiva, ossia in progettazione e realizzazione degli interventi” conclude la nota.

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