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Suez, No unanime del cda all’opa di Veolia: la guerra continua

Secondo il cda di Suez, l’Opa “mette a rischio il piano 2020 e impatta negativamente sul valore del Gruppo” – Ok ai conti 2020, chiusi con ricavi in calo, ma con un significativo miglioramento nel 2° semestre – Suez in rialzo in Borsa, in rosso Veolia

Suez, No unanime del cda all’opa di Veolia: la guerra continua

Continua la guerra tra Suez e Veolia. Il consiglio di amministrazione di Suez ha respinto all’unanimità l’offerta di Veolia pari a 18 euro per azione, formalizzando il No all’operazione.

L’offerta, secondo Veolia, aiuterebbe a creare un campione mondiale in grado di competere con le rivali emergenti in Cina e a sviluppare nuove aree di riciclo per rispondere ai timori ambientali. Non la pensano così i consiglieri di Suez secondo cui l’operazione minaccia gli interessi corporate poiché punterebbe allo smantellamento della società, non fornendo chiari benefici in altri ambiti, come l’innovazione, e non dando sufficienti garanzie sui posti di lavoro. 

“L’operazione progettata da Veolia mette a rischio il piano Suez 2020 e impatterebbe negativamente sul valore del gruppo Suez”, ha sottolineato il cda di Suez in una nota.

Ricordiamo che lo scorso ottobre la multinazionale guidata da Antoine Frérot aveva già acquistato da Engie una quota pari al 29,9% di Suez e l’opa, considerata ostile da quest’ultima, si riferisce al restante 70,1 per cento. 

Poche settimane fa sulla questione è intervenuto anche il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, che ha annunciato l’intenzione di rivolgersi all’Amf (la Consob francese), chiedendole di occuparsi del dossier. Nel frattempo Suez si era anche rivolta al Tribunale, ma la Corte d’appello di Parigi ha stabilito che non c’era stata alcuna “pre-offerta” formale a Engie e “il ricorso, infondato, deve essere respinto”.

La società ha ribadito oggi che “la corsa alle dimensioni non porta a vantaggi determinanti nel settore dei servizi essenziali’. Inoltre, facendo riferimento ai dati annuali, il cda puntualizza che “i risultati 2020 della società confermano che il prezzo dell’azione Suez proposto da Veolia non è soddisfacente”.

Parlando proprio dei conti, nel 2020 i ricavi di Suez sono calati del 4,5% a quota 17,2 miliardi, ma nel secondo semestre la flessione è stata contenuta allo 0,9% su base organica. Nella seconda metà dell’anno l’Ebit ha superato le attese, attestandosi a 704 milioni, mentre l’intero anno si è chiuso in ribasso ma meno del previsto, a 780 milioni (-44,6% sul 2019), risentendo di -303 milioni di costi e svalutazioni legati in particolare alla pandemia.

Per quanto riguarda la guidance, Suez ha migliorato le stime per il 2021 e punta ora a ricavi superiori a 16 miliardi di euro, con un ritorno alla crescita organica e un Ebit compreso tra 1,4 e 1,6 miliardi. 

Passando alla Borsa, a Parigi il titolo Suez guadagna lo 0,6% a 17,26 euro (Cac 40 -0,37%), mentre le azioni Veolia cedono l’1,71% a 22,97 euro. 

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