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Studio Intesa San Paolo: le aziende bresciane cresceranno grazie all’export in Usa

Nuove opportunità di crescita per le aziende bresciane negli Stati Uniti. Lo rileva il focus del nuovo appuntamento promosso da Intesa Sanpaolo a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese lombarde. Forte aumento delle esportazioni ((+20% tra il 2008 e il 2012). Bene metalmeccanica, metallurgia, chimica e bevande.

Studio Intesa San Paolo: le aziende bresciane cresceranno grazie all’export in Usa

Emerge dall’incontro di oggi promosso da Intesa Sanpaolo e rivolto all’internazionalizzazione delle imprese lombarde, la possibilità di crescita delle aziende bresciane nel mercato Usa.
Nel recente passato molte attività bresciane hanno dimostrato di saper sfruttare con successo le importanti opportunità di crescita offerte dal mercato americano. Tra il 2008 e il 2012, infatti, negli USA si è registrata una forte crescita delle esportazioni bresciane (+20% tra il 2008 e il 2012), salite a circa 770 milioni circa (2,9% del totalenazionale); la crescita sul mercato americano è proseguita nel primo semestre 2013 (+6,5% la variazione tendenziale vs. -2,6% dell’Italia). Tra le produzioni spiccano per aumento dei flussi di export verso gli Stati Uniti la metalmeccanica e la metallurgia; buoni anche i numeri della chimica, dei prodotti in metallo e delle bevande che hanno registrato un segno + nei primi sei mesi del 2013.
Occorrerà, dunque, secondo lo studio di Intesa San Paolo, spingere ulteriormente sul fronte internazionale, aumentando la competitività: più qualità, più marketing, più innovazione e più partecipazioni estere. Strategie queste che richiedono ‘spalle più grandi’: aumentare la dimensione e adottare strategie cooperative aiuterà molto in questa direzione. Inoltre, dalla modernizzazione e dall’internazionalizzazione della distribuzione ne potrebbe trarre vantaggio anche il sistema delle piccole e medie imprese (PMI), con maggiori difficoltà ad attuare il salto verso i mercati esteri.
E la creazione di un’area di libero scambio transatlantica (TTIP), che prevede l’eliminazione delle barriere tariffarie e la riduzione di quelle non tariffarie (norme, regolamenti tecnici e atti burocratici che limitano gli scambi di beni, servizi e investimenti), non potrà far altro che portare benefici nel lungo termine anche per l’export italiano.

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