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Stop vitalizi ai condannati: il Centrodestra rema contro

Grasso e Boldrini ribadiscono che è sufficiente una modifica dei regolamenti parlamentari, ma Forza Italia e Nuovo Centrodestra non ci stanno: “Serve una legge”.

Stop vitalizi ai condannati: il Centrodestra rema contro

Sullo stop ai vitalizi per i parlamentari condannati in via definitiva per reati gravi siamo “alla stretta finale” e oggi la questione “sarà formalmente sottoposta, in contemporanea, agli organi competenti dei due rami del Parlamento”. Lo fanno sapere in una nota i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso.   

La seconda e la terza carica dello Stato hanno ribadito più volte che per l’abolizione di questi trattamenti non è necessaria una nuova legge: basta una modifica dei regolamenti parlamentari. Il Pd, attraverso un intervento del capogruppo al Senato Luigi Zanda, ha dichiarato di appoggiare l’iniziativa. Alcune forze politiche, però, non sono d’accordo. Secondo Forza Italia, per bloccare i vitalizi serve una legge, poiché una semplice delibera rischierebbe la bocciatura da parte della Corte Costituzionale.

Contro l’ipotesi di revoca del vitalizio ai parlamentari condannati si è schierato anche Fabrizio Cicchitto, del Nuovo Centrodestra: “La revoca dei vitalizi ai parlamentari condannati attraverso delibere degli Uffici di Presidenza delle Camere – ha detto – è una decisione grave e quanto meno di dubbia costituzionalità”. Sulla stessa linea il forzista Francesco Nitto Palma, secondo il quale qualsiasi decisione deve essere presa attraverso una legge altrimenti, come ha sottolineato in una nota il partito, si rischia “la bocciatura della Consulta”.  

Intanto, è in corso un incontro tra Grasso e i membri dell’ufficio di Presidenza di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle, che chiedono di rafforzare la proposta di delibera con alcune modifiche. In particolare, i grillini chiedono di includere nelle cause di abolizione del vitalizio anche chi è stato condannato per reati punibili con un massimo di 4 anni di reclusione (non 6, come attualmente previsto) e per abuso d’ufficio, escludere la riabilitazione come causa di ripristino del vitalizio e cancellare reversibilità del vitalizio in caso di decesso.

La Lega Nord, inoltre, ha presentato una proposta di legge che non solo prevede l’abolizione dei vitalizi per gli ex parlamentari condannati in via definitiva per reati gravi, ma determina l’abolizione totale di qualunque tipo di vitalizio o di pensione per tutti i parlamentari, deputati e senatori, cessati dal mandato.

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