Un matrimonio che non s’ha da fare, quello tra UsAirways e American Airlines. Il dipartimento di Giustizia americano ha fatto ricorso per bloccare la progettata fusione tra le due compagnie aeree, che darebbe vita al maggiore vettore a livello mondiale. Il motivo è che la mossa minerebbe “la competizione sui mercati locali”.
Il no di Washington si aggiunge a quello dei procuratori generali di sei stati, contrari all’operazione da 11 miliardi di dollari. L’intenzione di procedere alla fusione era stata comunicata a febbraio. L’operazione porterebbe alla creazione di un gruppo con 6700 voli giornalieri e un fatturato annuo di 40 miliardi di dollari.
A non decollare sono anche, in borsa stavolta, i titoli delle compagnie aeree Usa. Us Aiways è in caduta libera a -8,24 per cento, il maggiore calo da giugno 2012. Va peggio ad American Airlines, sospesa per eccesso di ribasso, in picchiata con un calo teorico del 47,5 per cento. Ma a soffrire sono anche United Continental Holdings (-5,9 per cento), Delta Air Lines (-7,5 per cento) e Southwest Airlines (-3,1 per cento).
