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Stop al reddito di cittadinanza da agosto per 169 mila. L’Inps invia Sms, a Napoli proteste. È scontro

Lo stop al reddito di cittadinanza scatena proteste. Schlein: “Brutale l’avviso via Sms”. Ma la maggioranza passa al contrattacco. Foti: “Commissione d’inchiesta sulla gestione Tridico all’Inps”

Stop al reddito di cittadinanza da agosto per 169 mila. L’Inps invia Sms, a Napoli proteste. È scontro

Scoppia il caso del reddito di cittadinanza. Annunciato a maggio, lo stop al reddito di cittadinanza – sostituito dal governo Meloni con l’assegno di inclusione – è arrivato puntuale via Sms a 169 mila persone. Sinteticamente gli Sms spiegavano il taglio della misura a partire da agosto, per tutte le famiglie dove non vivono disabili, minori o over 60.  Pochi giorni di preavviso e si scatena il putiferio.

Stop al reddito di cittadinanza: come si è arrivati al taglio

Il Consiglio dei ministri del 1 maggio – data simbolica scelta da Meloni per varare il pacchetto di misure su lavoro – ha varato il decreto 4 maggio n.48, poi definitivamente convertito in legge a luglio – “recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro”. Lo scorso 13 luglio sono arrivate le istruzioni dell’Inps su chi da agosto non avrebbe più ricevuto il reddito di cittadinanza e a quali condizioni si sarebbe potuto mantenere l’assegno di inclusione. Come spesso succede, l’informazione non è stat diffusa in modo così capillare ai diretti interessati che hanno ricevuto il fatidico Sms lo scorso venerdì. Per molti, un fulmine a ciel sereno. Da qui proteste e centralini dell’Inps sotto assedio.

 «Nessuno sarà lasciato solo: circa la metà di queste persone è in una situazione di disagio e potrà rivolgersi ai servizi sociali. Gli altri dovranno andare ai centri per l’impiego», spiega al Corriere della Sera Roberto Bafundi, direttore dell’Inps di Napoli. Ma sono gli stessi assistenti sociali a lanciare l’allarme, sia sul timore di aggressioni che sulla carenza di personale: «Mancano almeno 15 mila dipendenti, su un totale di 30 mila necessari. Si rischia l’esplosione di una bomba sociale», sottolinea la Cgil.

L’epicentro della protesta è Napoli. Napoli è la provincia dove sono arrivate più sospensioni (oltre 21 mila), Roma è sul secondo gradino con oltre 12 mila, seguita da Palermo con 11.573. Napoli è la città dove più alto è stato il numero delle domande di reddito di cittadinanza presentate e di più quelle accolte. il doppio di Roma, su un totale complessivo nazionale di domande accolte – in base ai dati Inps che indicavano oltre 895 mila sostegni erogati.

Ora però il timore è che la protesta si allarghi anche con manifestazioni o cortei nelle città dove maggiore è il disagio sociale.

Stop reddito di cittadinanza: è scontro politico

«Avvisate con un sms persone che hanno difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena. Brutale. La risposta della destra a queste persone è: “Fatti vostri”», attacca la segretaria del Pd Elly Schlein. «Una scelta vergognosa, pensata male ed eseguita peggio», scrive su Facebook la vicepresidente del M5S Alessandra Todde. Fratelli d’Italia replica con la richiesta di una commissione d’inchiesta sull’ex presidente Inps Tridico: “C’è il serio rischio — dice il capogruppo FdI a Montecitorio Tommaso Foti — che siano state sottratte indebite risorse economiche alle casse dello Stato dando il reddito di cittadinanza a chi non ne aveva diritto. Riteniamo sia necessaria la costituzione di una commissione parlamentare di inchiesta, limitando la responsabilità a Tridico per non avere consapevolmente attivato i controlli».

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