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Stavolta l’America non basta a salvare Piazza Affari (-1,7%); pesano i ribassi dei big

Le perdite di Telecom Italia, Eni e Fiat impiombano il Ftse Mib malgrado l’iniezione di fiducia generata dai dati sull’occupazione americana – Tutti in rosso anche i listini europei – A Milano in controtendenza e in netto rialzo Mediaset, Gtech, Fondiaria, Bpm e A2A – Boom di scambi su Rcs (-1,28%): Della Valle sale all’8,8%

Stavolta l’America non basta a salvare Piazza Affari (-1,7%); pesano i ribassi dei big

I dati Usa sulla disoccupazione migliori delle attese lasciano spazio ai dubbi sulla fine della politica di stimolo da parte della Fed. Da un lato il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 7,6%, il che potrebbe essere interpretato come un segnale a favore della prosecuzione degli stimoli, con la Banca centrale che ha legato una sua exit strategy a una disoccupazione sotto il 6,5%, dall’altro l’economia americana ha dimostrato un deciso vigore con la creazione di 195mila nuovi posti di lavoro contro le attese di 160mila. Così, dopo una breve fiammata al rialzo, le Borse europee sono tornate in territorio negativo, lasciando spazio alla volatilità.

Milano ha chiuso in calo dell’1,74% appesantita dai cali delle blue chip Telecom Italia, Eni e Fiat mentre lo spread Btp bund scende ulteriormente a 269 punti base, beneficiando ancora delle parole di ieri di Mario Draghi che ha promesso una politica accomodante ancora a lungo. Parigi -1,46%, Londra -0,72% e Francoforte in forte calo a -2,75%. I dati tedeschi diffusi in mattinata sugli ordini di fabbrica di maggio si sono rivelati inaspettatamente in calo (-1,3%) contro attese per un rialzo dell’1,2%.

Wall Street, dopo un’apertura in rialzo, si mantiene in territorio positivo con guadagni diffusi. Salgono le banche con Jpmorgan +1,2%, Bank of America +1,3% mentre Apple cede lo 0,97%. Il concorrente Samsung Electronics, nonostante il boom di utili, ha deluso le attese degli analisti per le vendite al ribasso del Galaxy S4. Il cambio eruo dollaro è in calo a 1,2836 (-0,60%), il petrolio Wti sale ancora sulle tensioni egiziane: +1,21% sopra i 102 dollari al barile. L’oro continua la discesa: -2,9% a 1.214 dollari l’oncia.

A Milano scende Telecom Italia -3,6% che paga la fine delle trattative con h3G in uno scenario di fermento tra i vari competitor in chiave di alleanze e fusioni.Gli analisti di Equita hanno poi ridotto la raccomandazione sul titolo. Giù anche Fiat Industrial del 2,63%, Buzzi Unicem -2,5%, Eni -2,5%. Negative anche le principali banche: Intesa Sanpaolo cede il 2,2% e Unicredit il 2,31%. Intanto l’Unione bancaria non sarà sull’agenda dell’Ecofin di martedì slittando all’incontro informale di settembre perché La proposta sul Meccanismo unico di fallimento ordinato delle banche, seconda tappa dell’unione bancaria, sarà presentata dal commissario al mercato unico Michel Barnier solo mercoledì prossimo al collegio dei commissari.

Svetta sul Ftse Mib Mediaset (+3,7%), sui massimi da due anni dopo l’annuncio di un’inversione del trend della pubblicità. Bene anche Gtech +3,2% che beneficia della promozione da parte di Nomura, Fonsai +1,6%. E A2A +1,02%.

Scende Rcs -1,28% con un boom di scambi (24% del capitale) all’indomani della discesa in campo di della Valle che ha confermato l’adesione all’aumento e la volontà di salire ulteriormente. I soci Rcs avevano tempo fino ad oggi per esercitare i diritti di opzione e sottoscrivere al prezzo unitario di 1,235 euro l’aumento di capitale. Balzano però le risparmio che chiudono a + 5,7%.

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