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Stati Generali, Conte: tre pilastri nel piano di rilancio dell’Italia

Al termine della prima giornata della kermesse di Villa Pamphili, il premier annuncia che il Governo investirà sulla bellezza del Paese e indica i tre assi centrali del piano di rilancio – Ma il Governatore Visco invita alla concretezza e alla lotta all’evasione fiscale – E la Von der Leyen: “Ora fate le riforme” – VIDEO

Stati Generali, Conte: tre pilastri nel piano di rilancio  dell’Italia

“Non sprecheremo l’occasione”. Con queste parole, e non poteva essere altrimenti, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha aperto la conferenza stampa per commentare il primo giorno di lavoro degli Stati Generali, la kermesse di incontri nazionali e internazionali che si apre oggi a Roma, a Villa Pamphili. “Nell’ambito di questo progetto rientra anche l’investimento nella “bellezza” del nostro Paese – ha detto Conte nel suo intervento introduttivo -. La scelta di questa location che è apparsa a qualcuno inusuale, del Casino del Bel Respiro del parco di Villa Pamphilj, è proprio un omaggio alla bellezza italiana”. Conte ha inoltre sottolineato l’importanza del Recovery Fund, ora ribattezzato Next Generation Ue, come strumento “fondamentale per la ripartenza dell’Ue”. E ha individuato nella “modernizzazione del Paese”, “transizione ecologica” e “inclusione sociale, territoriale e di genere” i “tre pilastri” del rilancio dell’Italia.

Tuttavia Conte ha anche precisato che “per quanto riguarda gli strumenti finanziari c’è un processo in corso: il Recovery Fund va ancora definito del tutto, c’è un incontro in programma la settimana prossima ma non credo sarà già risolutivo. Il programma di rilancio? Sarà pronto a settembre, ma qualche progetto partirà anche prima”. Conte è intervenuto anche sul vaccino, dopo che il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato, insieme ad altri Paesi europei, un accordo con Astrazeneca per 400 milioni di dosi del candidato vaccino di Oxford Pomezia: “L’Italia è in prima linea per l’approvigionamento – ha rassicurato il premier -. Questo progetto ci sembra il più interessante, ma non escludiamo nulla”.

Tra gli interventi di peso, oltre a quelli internazionali, c’è stato nella prima giornata quello del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che ha lanciato un monito alla politica: “L’elevata incertezza non sia una scusa per non agire”, ha detto Visco che ha indicato tre priorità: miglioramento di qualità e tempi dei servizi pubblici inteso come “burocrazia buona”; l’innovazione; la salvaguardia “del nostro patrimonio naturale e artistico” preservando il “turismo”. Torna poi l’affondo sul peso “dell’economia sommersa, dell’illegalità e dell’evasione fiscale” che secondo Bankitalia si traducono in peso eccessivo della pressione fiscale per chi le tasse le paga e inducono di nuovo a pretendere un “profondo ripensamento della struttura della tassazione”. Per le riforme ci sono i fondi Ue su cui contare, il cui peso non è da valutare solo sul piano finanziario ma anche perché inseriscono “lo sforzo nazionale in una strategia di sviluppo comune”.

Resta inteso, come Visco ha già sottolineato alle sue recenti Considerazioni finali, che i denari europei “non potranno mai essere ‘gratuiti’: un debito dell’Unione europea è un debito di tutti i paesi membri e l’Italia contribuirà sempre in misura importante al finanziamento delle iniziative comunitarie, perchè è la terza economia dell’Unione”. Tra gli ospiti internazionali , in videocollegamento la presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen e la presidente della Bce Christine Lagarde, intervenute sul Recovery Fund: “I responsabili politici non sprechino occasione, la Bce farà la sua parte”, ha assicurato Lagarde. “ll Recovery Fund raggiungerà il suo pieno potenziale solo se sarà saldamente radicato in riforme strutturali concepite e attuate a livello nazionale. Il Recovery fund non è un tesoretto per spese facili”.

“In Europa c’è grande fiducia nel governo italiano – ha aggiunto il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli -. Ora i governi sono chiamati ad una maggiore responsabilità dando prova della loro capacità di programmazione. Per molti Paesi questo significa avviare riforme per utilizzare le risorse. Caro presidente Conte, bisogna fare in fretta. Tutti gli indicatori ci riferiscono che la crisi colpirà duramente. Servono riforme strutturali e interventi di sostegno diretto alle persone”.

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