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Spread in salita, giù Piazza Affari. Crolla Telecom Italia, rimbalza Mediaset

Dopo l’asta dei Btp di stamani, si allarga il differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e di quelli tedeschi – Pesa anche l’instabilità politica – Male la Borsa di Milano, dove cedono soprattutto le banche – Crolla Telecom Italia, mentre rimbalza Mediaset, nonostante i conti in rosso del 2012, resi noti ieri

Spread in salita, giù Piazza Affari. Crolla Telecom Italia, rimbalza Mediaset

L’asta Btp delude, lo spread risale e le banche cedono terreno. Nuova giornata di nervosismo a Piazza Affari che a metà seduta cede circa l’1,5% affossata dalle vicende politiche e dalle banche. L’effetto Fmi, che ha promosso ieri il comparto, non si è fatto sentire sugli istituti di credito che risentono del caso Cipro, con il contestato “modello” di salvataggio, e delle tensioni sullo spread. Dopo un’apertura a 324 punti base, il differenziale si è portato a quota 344.

In mattinata il Tesoro ha concluso un’emissione di titoli di Stato a dieci e cinque anni per 6,91 miliardi, leggermente sotto l’obiettivo di 7 miliardi e con tassi misti: mentre il rendimento è risultato in calo per il decennale, il Btp a cinque anni ha registrato tassi in rialzo. Il rapporto tra domanda e offerta che si è attestato rispettivamente a 1,33 per il BTp decennale (1,65 nel collocamento di febbraio) e a 1,22 per il BTp quinquennale (1,61 all’asta precedente). In Italia l’Istat ha comunicato che gli ordini dell’industria sono scesi dell’1,4% congiunturale a gennaio e il fatturato dell’1,3%; su base tendenziale gli ordini sono calati del 3,3% e il fatturato dello 0,6%.

Tutta l’Europa viaggia però in rosso in attesa dell’apertura di Wall Street, che ieri è stata sostenuta nei rialzi da dati macro positivi e meglio delle attese (ma i future sono in mattinata negativi). Parigi cede l’1,41%, Francoforte lo 0,92%, Londra lo 0,52%. Il pil della Gran Bretagna nel 2012 è cresciuto dello 0,3%, rivisto al rialzo il dato dallo 0,2% previsto in precedenza.

L’Europa paga i dati sulla fiducia per il business e i consumatori. L’indice che misura la fiducia di business e consumatori della Commissione Ue ha registrato in marzo un calo di 1,1 punti nell’Eurozona a quota 90 e di 0,6 punti a quota 91,4 nella Ue segnando una pausa nella ripresa cominciata lo scorso novembre. La fiducia è peggiorata in 3 delle 5 economie più grandi: Francia -1,7 punti, Germania -1,6, Spagna -0,9. E’ stabile in Olanda (-0,3). E’ migliorata in Italia.

A Piazza Affari scendono le banche: Mps -4% dopo la perquisizione della sede milanese di Nomura, Ubi Banca -3,53%, Bper -3,34%, Banco Popolare -3,13%. In fondo al Ftse Mib anche Telecom Italia -4,09% dopo la sospensione in asta di volatilità. Secondo indiscrezioni di stampa, Marco Fossati, secondo azionista del gruppo, avrebbe chiesto di mettere all’ordine del giorno dell’assemblea la fiducia ai vertici. In controtendenza Mediaset che balza del 7% con volumi sostenuti dopo i conti di ieri che hanno riportato il primo rosso della storia del Biscione. Agli analisti piace il lavoro portato avanti dal gruppo sulla riduzione dei costi. Bene anche Ansaldo +3,86% dopo la presentazione del piano strategico. In deciso rialzo anche Fiat Industrial +1,38%.

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