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Spread Btp-Bund oltre i 400 punti, Piazza Affari -4,8%

Il differenziale di rendimento fra i Btp a 10 anni e i corrispettivi Bund tedeschi è tornato sopra la soglia psicologica dei 400 punti base – Intanto, sui mercati azionari, Milano è maglia nera d’Europa con un ribasso del 4,80%. Male anche Parigi (-2,36%), Francoforte (-1,71%) e Londra (-1,47%).

Spread Btp-Bund oltre i 400 punti, Piazza Affari -4,8%

Lo spread italiano torna a sfondare il tetto dei 400 punti, a quota 404, un livello che non raggiungeva ormai da gennaio. Il valore corrisponde a un tasso d’interesse sui nostri decennali pari al 5,675%. Negli stessi minuti, anche il differenziale della Spagna ha registrato una decisa impennata, arrivando a toccare un nuovo picco di giornata a 433 punti.

Il baratro sta inghiottendo non solo i mercati obbligazionari, ma anche quelli azionari: Milano – in piena caduta libera – è maglia nera d’Europa con un ribasso del 4,80%. Male anche Parigi (-2,36%), Francoforte (-1,71%) e Londra (-1,47%). 

La risalita degli spread è stata alimentata oggi anche da una vera pioggia di acquisti sui titoli di Stato tedeschi, considerati beni rifugio dagli investitori in periodi di alta volatilità. Le operazioni hanno fatto calare i rendimenti sui Bund, allargando di conseguenza la forbice dei differenziali europei.

Nel pomeriggio i rendimenti sui Bund a 10 anni si attestano in calo all’1,66%, mentre per la prima volta il tasso sui bond tedeschi a 2 anni è sceso addirittura sotto lo 0,10%, con un minimo allo 0,099%, secondo Bloomberg.

Tutto questo ha accentuato l’inversione di tendenza registrata sui mercati nelle ultime settimane, dove la tensione è tornata a farsi alta soprattutto per le preoccupazioni legati ai conti pubblici spagnoli.

Fino a metà marzo il differenziale di rendimento fra i Btp a 10 anni e i corrispettivi Bund tedeschi era invece calato grazie a una serie di fattori: l’approvazione delle varie riforme d’austerity varate dai governi nazionali, l’approvazione del nuovo pacchetto d’aiuti in favore della Grecia con tanto di ristrutturazione del debito, e soprattutto la seconda tranche dell’operazione Ltro, il prestito oceanico concesso dalla Bce al sistema bancario europeo, con durata triennale e tassi all’1%.  

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