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Spread Btp-Bund di nuovo oltre 360

Il differenziale torna a impennarsi oltre quota 360 – Pesano le parole del presidente della Federal Reserve di Philadelphia, Charles Plosser, che ritiene inefficace il nuovo piano di quantitative easing della Fed – In Europa occhi puntati su Spagna e Grecia – La Bce si sfila da un’eventuale ristrutturazione del debito di Atene.

Spread Btp-Bund di nuovo oltre 360

Per la prima volta nelle ultime due settimane lo spread Btp-Bund torna sopra il tetto dei 360 punti base, avvicinandosi pericolosamente ai 370. Dopo aver chiuso ieri sera a quota 351, il differenziale di rendimento fra i titoli di Stato italiani e tedeschi a dieci anni si è impennato stamane in apertura fino a toccare un massimo di 366 punti. La nuova ampiezza della forbice corrisponde a tassi d’interesse sui nostri decennali pari al 5,184%. 

La tensione sul mercato obbligazionario torna a salire a poche ore da un’importante asta del Tesoro, che stamattina metterà sul mercato 9 miliardi di Bot a sei mesi. Ieri si è chiuso in modo positivo il collocamento dei Ctz, ma già domani l’Italia sarà chiamata a una nuova prova, stavolta sulla scadenza lunga, con l’asta dei Btp a 5 e 10 anni. 

Intanto, anche i listini azionari hanno aperto in affanno, con Piazza Affari che poco dopo l’avvio degli scambi lascia sul campo oltre un punto. 

A mettere pressione sui mercati azionari e obbligazionari è stato il presidente della Federal Reserve di Philadelphia, Charles Plosser, secondo cui probabilmente sarà inefficace il nuovo piano di quantitative easing implementato dalla Fed durante la sua ultima riunione. Per Plosser, il nuovo allentamento quantitativo della Fed non riuscirà a dare sostegno alla crescita, ma danneggerà la credibilità dell’Istituto centrale.

In Europa occhi puntati sulla Spagna (Moody’s entro la settimana comunicherà l’esito dalla sua credit review) e sulla crisi del debito greco, che a giorni tornerà sotto la lente della Troika (Bce, Ue e Fmi). Joerg Asmussen, membro del Comitato esecutivo della Bce, ha detto in un’intervista al Die Welt che l’Eurotower non prenderebbe parte a un’eventuale ristrutturazione del debito greco.

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