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Spread Btp-Bund, calo di tensione a quota 530

Apertura incerta dopo l’accelerazione arrivata ieri dalla politica italiana – Subito dopo l’effetto Monti comincia a farsi sentire: lo spread, schizzato subito a 570, torna a calare intorno a quota 530 punti base – Rendimenti in calo ma sempre oltre il 7% – Piazza Affari guadagna intorno al 2%.

Spread Btp-Bund, calo di tensione a quota 530

I mercati rispondono in modo ambiguo ai tentativi di rassicurazione arrivati ieri dall’Italia. Poche ore dopo l’inattesa accelerazione politica che potrebbe portare Mario Monti alla guida di un nuovo governo tecnico già domenica, gli scambi sui titoli del nostro Paese continuano ad essere incerti.

Dopo un’apertura a quota 550, lo spread dell’Italia ha immediatamente subito un’impennata fino a tornare a 570 punti base, molto vicino al record storico fatto segnare ieri mattina (575 pb). Subito dopo, tuttavia, il differenziale di renidmento fra i bond italiani e quelli tedeschi è improvvisamente crollato di 40 punti, assestandosi intorno alle 10 a quota 533 pb.

Un discorso simile vale per i rendimenti sui Btp. La giornata è iniziata con una serie di rialzi: in particolare, i titoli a 5 anni sono arrivati a segnare nuovo il primato dall’introduzione dell’euro (7,80%), mentre quelli a 2 anni sono arrivati al 7,36%. Gli interessi sul decennale, invece, dopo esser salito in apertura fino al 7,4%, nei minuti successivi è tornato a calare di qualche decimale, assestandosi a metà mattina sul 7%.

La volatilità rimane alta anche a Piazza Affari, che tuttavia, dopo aver viaggiato intorno alla parità all’avvio degli scambi, accelerà al rialzo. Milano guadagna intorno al 2%, meglio degli altri listini europei.

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