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Spiragli sulla Manovra: lo spread scende e la Borsa s’impenna

Lo spread cala sotto quota 280 e banche, risparmio gestito e utility portano Piazza Affari in vetta all’Europa a un soffio dai 19mila punti – Bene anche le altre Borse europee, positiva Wall Street – Crolla Ferragamo dopo le dimissioni del Cfo.

Spiragli sulla Manovra: lo spread scende e la Borsa s’impenna

Piazza Affari vola e chiude in rialzo dell‘1,91%, 18.946 punti, con i finanziari in spolvero e nonostante il tonfo di Ferragamo -7,32%, retrocessa a “reduce” di Kepler Cheuvreux. Solo due le blue chip negative oggi, l’altra è Ferrari -0,34%.

Il Toro milanese si nutre di speranze internazionali, ma anche di temi interni, soprattutto degli spiragli aperti nella trattativa Italia UE, nell’attesa dell’esito dell’incontro di questa sera fra Jean Claude Juncker e Giuseppe Conte sulla manovra di bilancio. Secondo Bloomberg il governo giallo-verde potrebbe ridurre il deficit al 2% andando incontro alle richieste di Bruxelles ed evitando così la procedura d’infrazione. Uno scenario auspicato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questa prospettiva sostiene la carta italiana: il rendimento del Btp 10 anni scende al 3,01% e lo spread con il Bund retrocede a 274.20 punti base, -5,22%. Brillante anche la performance del benchmark a due anni, il cui rendimento si riporta sui minimi da metà luglio dopo aver infranto il supporto chiave di 0,52%.

In Borsa ne beneficiano soprattutto i titoli legati al debito pubblico come Intesa +4,08%; Poste +4,03%; Banca Generali +4,01; Mediobanca +3,29%. Resta sugli scudi Prysmian, +5,07%. Acquisti su utility, petroliferi e Fiat +1,96%.

La seduta porta guadagni anche alle altre Borse europee e a Wall Street dove il Nasdaq sale del 2%.  La fiducia degli investitori americani va a braccetto con l’ottimismo sul fronte dazi, dopo il rilascio su cauzione di Meng Wanzhou, direttrice finanziaria di Huawei e la disponibilità di Donald Trump a intervenire sulla questione se ciò servisse a distendere i rapporti con Pechino. Secondo il Wall Street Journal inoltre la Cina ha in programma di aumentare l’accesso delle imprese estere.

In Europa Francoforte sale dell‘1,38%, con Deutsche Bank (+6,1) e Commerzbank (+6,02%) in rally dopo le indiscrezioni di stampa secondo le quali il governo tedesco ha in corso colloqui ad alto livello per facilitare una fusione tra i due istituti. La prospettiva che la tregua commerciale fra Usa e Cina si trasformi in una pace sorride al settore auto, ben intonato anche a Parigi, +2,15% che oggi è una delle piazze migliori. Brillano Madrid +1,39% e Zurigo +1,63%.

Si apprezza Londra, +1,09%, scommettendo sul fatto che, in giornata, Theresa May avrebbe superato la prova parlamentare di sfiducia. A far propendere per un esito favorevole è stato un conteggio della Bbc che la dava vincente. L’idea di una May più forte, che conduca la barca della Brexit in acque più tranquille, risolleva anche la sterlina, in rialzo sulle altre valute. L’euro si apprezza contro il dollaro a seguito della prospettiva di una soluzione del nodo italiano, il cambio si muove intorno a 1,136

Il petrolio accelera, nonostante un calo delle scorte settimanali Usa inferiore alle attese: Brent +1,81%, 61,29 dollari al barile. Il verde si addice all’oro, che si muove in area 1245,8 dollari l’oncia.

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