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Ferragamo: si dimette il Cfo, titolo a picco in Borsa

Continua il momento difficile di Ferragamo, che incassa le dimissioni di Ugo Giorcelli, arrivato in azienda solo un anno fa, e la bocciatura degli analisti di Kepler Chevreux ed Equita. Il Cda si riunisce giovedì 13 dicembre

Ferragamo: si dimette il Cfo, titolo a picco in Borsa

Non c’è pace per Ferragamo. Dopo la morte, due mesi fa, di Wanda Ferragamo, moglie del fondatore Salvatore e volto storico della maison fiorentina, e l’addio lo scorso inverno del CEO Eraldo Poletto, oggi il titolo è il peggiore del Ftse Mib a Piazza Affari, dove a metà mattina perde quasi il 5% sotto i 19 euro per azione. I motivi sono due: innanzitutto, il Cfo Ugo Giorcelli, chiamato proprio da Poletto nel 2017, lascerà l’incarico dall’11 gennaio “per intraprendere un nuovo percorso di crescita professionale”. Giorcelli era stato per dieci anni Cfo di Amplifon. La società, in una nota, ha informato che “saranno rese note deliberazioni al riguardo, e che oltre alle spettanze di legge, non sarà riconosciuto al dott. Giorcelli alcun compenso aggiuntivo, a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma, né altri benefit, e che non sono stati sottoscritti impegni di non concorrenza”. La questione sarà affrontata nel Cda convocato per il 13 dicembre.

In più, su Salvatore Ferragamo si è abbattuta la scure degli analisti di Kepler Chevreux, che hanno abbassato stamani la raccomandazione sul titolo della maison fiorentina, riducendo anche il target price. Il broker ha portato il rating da hold a reduce, tagliando il prezzo obiettivo da 20,50 a 18,50 euro per azione. Nel report gli analisti puntano il dito contro una “traiettoria di ripresa dei margini più lenta rispetto alle nostre precedenti aspettative” e tagliano le stime di Eps dell’8% sul 2019 e dell’11% sul 2020. Anche gli analisti di Equita hanno tagliato la raccomandazione a reduce con prezzo obiettivo di 19 euro, anche se secondo loro la decisione di Giorcelli è “di natura personale e non da ricercare nel recente andamento del business”. Si conferma tuttavia “la fase di transizione del gruppo, anche in termini manageriali. Sebbene Ferragamo rappresenti l`unica società con un momentum degli utili atteso in accelerazione nel 2019 (+19% rispetto al -21% nel 2018) – rispetto al rallentamento generalmente incorporato per il settore – confermiamo la nostra visione negativa sul titolo considerati i multipli elevati e la visibilità ancora limitata su costi e tempi del rilancio”.

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