Condividi

Sorpresa Draghi: “Nel Qe anche bond societari”

Il presidente della Bce nella conferenza stampa dopo un Consiglio direttivo storico: “Le nuove misure sono calibrate per allentare le condizioni di finanziamento, stimolare nuovo credito e smuovere la congiuntura dell’economia, riportando l’inflazione verso il 2%”

“Abbiamo deciso di includere nel nostro programma di acquisti anche i corporate bond con rating pari a investment grade: questo aiuterà a rafforzare l’effetto del Quantitative easing sui tassi di rifinanziamento dell’economia reale”. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo che ha varato una serie di nuove misure di politica monetaria (potenziamento del Qe, taglio dei tassi e nuove aste di rifinanziamento per le banche), peraltro “a schiacciante maggioranza”.

Il numero uno dell’Eurotower ha precisato che il piano di acquisti di titoli proseguirà “se necessario” oltre la scadenza prevista del marzo 2017 “e in ogni caso fino a quando vedremo una sostenuta risalita della dinamica di inflazione” a valori coerenti con gli obiettivi.

“Sulla base della nostra analisi monetaria – ha continuato Draghi – abbiamo condotto una revisione complessiva sulla posizione di politica monetaria e abbiamo anche riconsiderato le previsioni economiche fino al 2018. Il Consiglio ha varato una serie di misure per tutelare la stabilità dei prezzi. Questo pacchetto è calibrato per allentare le condizioni di finanziamento, stimolare nuovo credito e smuovere la congiuntura dell’economia, riportando l’inflazione verso il 2%”.

Le nuove misure, secondo il numero uno della Bce, “rafforzeranno la politica monetaria e incentiveranno i prestiti delle banche verso l’economia reale”. Quanto ai tassi d’interesse, “ci si aspetta che rimarranno a questo livello se non più bassi per un periodo prolungato di tempo, in ogni caso ben oltre il termine del nostro programma d’acquisti”. Inoltre, secondo il banchiere centrale  la redditività aggregata delle banche non sarà danneggiata da tassi negativi.

Draghi ha poi annunciato che la Bce ha tagliato le sue previsioni sulla crescita dell’area euro al +1,4% sul 2016 (dal precedente +1,7%) e al +1,7% sul 2017 (da +1,9%), mentre per il 2018 viene previsto un +1,8%. “Tutti i Paesi dell’area euro devono sforzarsi di approntare una composizione delle politiche di bilancio più favorevole alla crescita”, ha aggiunto il numero uno dell’Eurotower, spiegando che sulla ripresa pesano “l’incertezza degli emergenti e la volatilità dei mercati finanziari”.

Ridotte drasticamente anche le previsioni sull’inflazione: +0,1% nel 2016 (dal precedente +1%), +1,3% nel 2017 (da +1,6%) e +1,6% nel 2018.

Commenta