Condividi

Società benefit: in Italia sono già 3 mila. Che cosa sono e che cosa fanno in un libro di Domenico Siclari

Il libro di Domenico Siclari “Profili Giuridici delle Società Benefit – Forme della sostenibilità nel diritto dell’economia – Un’introduzione”, approfondisce la comprensione di questo tema emergente, discutendo e riflettendo sulle sue implicazioni giuridiche

Società benefit: in Italia sono già 3 mila. Che cosa sono e che cosa fanno in un libro di Domenico Siclari

Le società benefit nell’ordinamento italiano. C’è chi, con una certa dose di spregiudicatezza intellettuale, arriva a parlare di declinazione laica di princìpi, patrimonio tradizionale della dottrina sociale della Chiesa Cattolica, anche recentemente riaffermati con vigore nelle Encicliche di Papa Francesco. C’è chi, invece, le vede in contrapposizione alla teoria degli shareholders di Milton Friedman incentrata esclusivamente sul conseguimento del profitto aziendale, una concretizzazione significativa di altri due schemi di riferimento, quello degli stakeholders di Robert Freeman e l’altro del valore condiviso di Michael Porter; ove il perseguimento della creazione di valore economico per le imprese e i suoi azionisti avviene attraverso la produzione di un beneficio per la società e l’ambiente.

Quel che è certo, al di là delle impostazioni ideologiche, è la crescente diffusione, anche in Italia, delle società benefit, ossia delle imprese, che, nell’esecuzione di un’attività economica, prevedono una o più finalità di beneficio comune.

Introdotte nel nostro ordinamento dalla Legge di Stabilità per l’anno 2016, che aveva recepito il Disegno di Legge del Senatore Mauro Del Barba ed altri, le società benefit hanno, ormai, toccato il tetto delle 3mila unità, secondo i dati di Assobenefit. Un dato, reso ancor più probante dalla rilevazione quantitativa dell’ampiezza dei settori economici toccati da questo fenomeno che disegna un sentiero virtuoso; attraverso cui si opera la scelta di operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente verso persone fisiche, comunità, specifici territori, attività culturali e sociali, entità e organismi associativi. 

Profili giuridici della società benefit di Domenico Siclari

Alla scontata curiosità, che sta suscitando questa materia, si aggiungono inevitabilmente gli interrogativi e le perplessità per un suo corretto inquadramento giuridico. E a questa prova a fornire una prima, importante risposta, l’autorevole per il rigoroso metodo scientifico ed esauriente per l’approfondimento dei diversi aspetti, il libro di Domenico Siclari, recentemente presentato a Roma, “Profili Giuridici delle Società Benefit – Forme della sostenibilità nel diritto dell’economia – Un’introduzione”, edito da Giuffrè Francis Lefebvre.

L’obiettivo dichiarato dell’Autore, Ordinario di Diritto dell’Economia e dei Mercati Finanziari presso l’Università Sapienza di Roma, è “fornire una prima sistemazione a questa nuova materia delle società benefit, uno strumento con cui realizzare la coniugazione dello scopo di lucro con lo svolgimento di attività for benefit”. Un obiettivo, che permea di sé questa ricerca in tutti e quattro i capitoli di cui su compone il volume. 

Dopo una ricognizione generale del tema, con un’accurata descrizione del modello scelto in Italia e numerosi puntuali riferimenti a quanto realizzato in altri contesti nazionali, l’Autore si addentra nella trattazione di alcuni profili specifici e, spesso, anche problematici: dall’inserimento delle clausole for benefit nello statuto delle imprese, alla possibilità di esercitare un diritto di recesso da parte degli azionisti di minoranza; dalla configurazione di un ruolo adeguato delle società benefit nell’ambito degli appalti pubblici, alla valutazione della possibilità di realizzare un soddisfacente bilanciamento di interessi tra sostenibilità, principio di libera concorrenza e proporzionalità; e, infine, dall’esame del regime di responsabilità inerente la figura degli amministratori, alle conseguenze nei casi di pubblicità ingannevole e di pratiche commerciali scorrette.

Da questa sommaria descrizione degli argomenti trattati si evince, in definitiva, perché questo libro può rappresentare, sia un essenziale strumento di orientamento e comprensione di un fenomeno innovativo e destinato a crescere ulteriormente di peso nel panorama socioeconomico del Paese; sia, anche, un’utile propulsore per stimolare la produzione di ulteriori contributi scientifici, che accompagnino e sorreggano lo sviluppo del modello delle società benefit in Italia.

Commenta