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Snam, utile su e investimenti confermati

La società che gestisce la rete del gas non ha risentito della crisi nel primo trimestre: “Per il 2020 ci attendiamo impatti limitati sui target economici. Confermato il piano al 2023”.

Snam, utile su e investimenti confermati

Non risente della crisi da coronavirus Snam, che anzi nel primo trimestre del 2020, un periodo già influenzato dalla pandemia globale, presenta conti in crescita. I ricavi avvicinano ormai i 700 milioni, salendo dell’8,1% su base annua a 691 milioni, con l’utile netto a 298 milioni (+5,3% rispetto al primo trimestre 2019) e l’Ebitda a sua volta in crescita del 4,6% a 567 milioni di euro. Lo scenario difficile non ha nemmeno impedito l’incremento degli investimenti tecnici, che in questa fase sono stati di 220 milioni di euro (166 milioni nel primo trimestre 2019), inclusi gli investimenti in innovazione e transizione energetica (SnamTec) di 24 milioni. La trimestrale non sta dispiacendo nemmeno ai mercati: intorno alle 10, in una seduta leggermente positiva per il Ftse Mib, il titolo Snam guadagna quasi l’1% oltre i 4 euro per azione.

I risultati positivi sono dovuti, secondo quanto comunica Snam, “ai maggiori ricavi legati alle attività di investimento, a un effetto positivo stagionale – e quindi temporaneo – degli energy costs e al proseguimento del programma di efficienza operativa che ha raggiunto 53 milioni di euro (base costi operativi 2016). Ha, altresì, avuto impatto positivo sul margine operativo l’iniziale contributo delle imprese attive nell’energy transition, entrate nel perimetro di consolidamento a fine 2019”. Tutto questo al netto di una fase difficile per il mercato del gas, ovviamente influenzato in negativo dal contesto: “La domanda di gas naturale in Italia nel primo trimestre dell’anno – spiega la nota – si è attestata a 23,94 miliardi di metri cubi, in riduzione del 6,7% (-1,71 miliardi di metri cubi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il calo è dovuto, oltre che alle temperature più miti registrate nei primi due mesi dell’anno, agli effetti delle misure di lockdown a partire dal mese di marzo“.

Proprio sull’emergenza Covid-19 Snam ha tenuto a ribadire il proprio impegno sia in termini di messa in sicurezza che di contributo di solidarietà: Snam ha donato 20 milioni per il sistema sanitario e “ha intrapreso misure di protezione sin dallo scorso 21 febbraio, attrezzandosi per porre in atto tutte le iniziative necessarie a tutelare la sicurezza delle proprie persone, sia in ottemperanza alle restrizioni sia adottando ulteriori precauzioni. Fin dai primi giorni Snam ha messo in sicurezza le sale di controllo, gli impianti e le sedi territoriali per garantire la normale operatività e la sicurezza energetica del Paese”, spiega la nota. Per quanto riguarda gli impatti della crisi sui target del 2020, le previsioni sono prudenti: “La società, ad oggi, non è in grado di determinare con attendibilità gli impatti derivanti dal COVID-19 sui target del 2020 e degli anni successivi. Ma ci attendiamo impatti limitati sui target economici e sul programma di investimenti“, precisa nel comunicato il gruppo guidato da Marco Alverà.

Proprio l’amministratore delegato di Snam ha commentato che “i risultati del primo trimestre confermano la solidità del nostro business e il valore delle azioni di sviluppo ed efficienza realizzate negli ultimi anni, anche in difficili contesti di mercato. In questi mesi Snam non si è mai fermata, lavorando con grande impegno e con misure straordinarie per garantire il proprio servizio essenziale di sicurezza energetica. Contestualmente, abbiamo dato un contributo per sostenere il sistema sanitario con iniziative di solidarietà e con l’acquisto di ventilatori polmonari e mascherine, supportando anche il settore non-profit attraverso Fondazione Snam e le raccolte fondi delle nostre persone. Nonostante il contesto, confermiamo il nostro piano di investimenti 2019-2023 a supporto della ripartenza dei territori nei quali operiamo: stiamo riavviando i nostri cantieri, con tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza di dipendenti e appaltatori”.

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