Condividi

Snam nel Gruppo dei 7 per spingere l’idrogeno verde

Sono 7 i gruppi internazionali che hanno aderito a Green Hydrogen Catapult, una coalizione globale volta ad moltiplicare di circa 50 volte la produzione di idrogeno verde nei prossimi sei anni . Ecco chi sono e perché hanno deciso di unirsi

Snam nel Gruppo dei 7 per spingere l’idrogeno verde

Snam, ACWA Power, CWP Renewables, Envision, Iberdrola, Ørsted e Yara hanno annunciato l’avvio di una coalizione globale volta ad accelerare la produzione di idrogeno verde di circa 50 volte nei prossimi sei anni e a contribuire alla decarbonizzazione di alcuni dei settori a più elevate emissioni di CO2 quali la generazione elettrica, l’industria chimica, la produzione di acciaio e la navigazione. Si tratta di produttori di elettricità da energia rinnovabile – come la spagnola Iberdrola che ha lanciato recentemente un colossale piano di investimenti tutti orientati al verde o l’australiana CWP Renewables o la saudita ACWA Power – ma anche società di certificazione internazionali come Envision. Del Gruppo dei 7 fanno parte anche la multinazionale danese dell’eolico offshore Ørsted e la norvegese Yard che produce fertilizzanti per l’agricoltura. Snam è il solo gruppo di trasporto del gas entrato nell’accordo.

L’iniziativa messa in piedi da queste sette grandi aziende è stata denominata “Green Hydrogen Catapult” e mira a stimolare lo sviluppo di 25 gigawatt di capacità produttiva di idrogeno verde al 2026 e dimezzare così gli attuali costi, portandoli sotto i 2 dollari al kilogrammo, attraverso investimenti per circa 110 miliardi di dollari con la possibilità di creare più di 120mila posti di lavoro, facilitando parallelamente la ripresa dalle conseguenze del COVID-19.

“Studi recenti indicano che il prezzo di 2 dollari al kilogrammo rappresenterebbe il punto di svolta per rendere l’idrogeno verde e i suoi derivati (come l’ammoniaca verde) la risorsa energetica ideale per vari settori – dalla produzione di acciaio a quella di fertilizzanti, dalla generazione elettrica alla navigazione su lunga distanza – nei quali esiste una potenziale domanda di breve termine in Europa e nel mondo”, si legge in una nota congiunta. Non solo, L’idrogeno verde, prodotto utilizzando fonti rinnovabili, per permettere l’elettrolisi dell’acqua scindendola in idrogeno e ossigeno, è considerato essenziale per la decarbonizzazione di processi a elevate emissioni come l’industria e il trasporto pesante. 

“Accrescere la produzione e la penetrazione dell’idrogeno verde, anche utilizzando le infrastrutture esistenti, sarà decisivo per raggiungere gli obiettivi climatici globali”, commenta l’amministratore delegato di Snam Marco Alverà. “Questa nuova coalizione, composta da importanti aziende private con esperienza, competenze, impegno e fiducia nelle potenzialità dell’idrogeno, avrà un ruolo chiave nel favorire una sempre maggiore cooperazione globale e sviluppare i progetti necessari per portare i costi dell’idrogeno sotto la soglia dei 2 dollari al kilogrammo più velocemente delle attese”.

L’iniziativa lanciata martedì 8 dicembre ha come obiettivo quello di velocizzare la produzione e l’uso di idrogeno verde, affinché possa progressivamente sostituire le fonti fossili e favorire il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica al 2050, limitando l’aumento delle temperature a 1,5 gradi Celsius. Per tale ragione, questa iniziativa sarà un elemento chiave della strategia di azione in favore del clima nel settore privato avviata da Nigel Topping e Gonzalo Muñoz, High-Level Champions delle Nazioni Unite attraverso la loro campagna “Race to Zero”.

Si stima che l’idrogeno verde possa coprire fino al 25% della domanda energetica mondiale entro il 2050 e diventare un mercato da 10 trilioni di dollari.
“Il mondo ha urgente bisogno di sviluppare massicciamente soluzioni avanzate come l’idrogeno verde” dichiara Nigel Topping, High Level Champion for Global Climate Action della COP26. “La visione e la leadership delle aziende può portare l’idrogeno verde lungo una traiettoria di crescita esponenziale per sostenere la ripresa economica e una profonda decarbonizzazione più velocemente delle attese”.

Commenta