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Smart Working: l’8 maggio webinar della Fim Cisl

L’8 maggio dalle 10 alle 12.30 un webinar organizzato dalla Fim Cisl approfondirà i tempi legati alla prospettiva legale della contrattazione del lavoro agile e il ruolo del sindacato – Bentivogli: Il vero smart working va contrattualizzato”

Smart Working: l’8 maggio webinar della Fim Cisl

La Fim-Cisl organizza un webinar sullo smart working, argomento quanto mai importante in un periodo in cui l’emergenza coronavirus ha spinto migliaia di aziende a chiedere ai dipendenti di lavorare da casa allo scopo di proseguire la propria attività ed evitare che restrizioni e lockdown avessero conseguenze pesantissime su fatturato e lavoratori.

Il webinar del sindacato dei metalmeccanici dal titolo “Contrattare lo smart working”, che si terrà venerdì 8 maggio dalle ore 10.00 alle ore 12.30, in diretta You Tube, si rivolge a delegati, operatori e segretari interni al sindacato e a chiunque sia interessato al tema di stretta attualità.

Tra i principali temi trattati figurano la prospettiva legale della contrattazione collettiva del lavoro agile e il ruolo del sindacato nella corretta gestione di questo strumento, immaginando il futuro dopo la pandemia. 

Interverranno il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli ed Emanuele Dagnino, ricercatore in diritto del lavoro. A moderare l’evento sarà Rosario Iaccarino, responsabile Ufficio Formazione Sindacale Fim Cisl.

“Sono tantissimi gli esempi positivi di aziende che hanno utilizzato lo smart working con benefici per lavoratori e produttività -spiega Bentivogli – Chi lo aveva adottato prima della pandemia ha inoltre retto molto meglio allo shock ed è da questi esempi positivi che dobbiamo partire per progettare gli accordi che firmeremo nelle aziende”.

Il sindacalista sottolinea come l’emergenza coronavirus abbia imposto “una sperimentazione su larga scala di una specie particolare di smart working fai da te”. Quello che però è stato messo in atto non è lavoro intelligente. “Il vero smart working va infatti contrattualizzato ed è il frutto di un processo di partecipazione, dal basso, guidato non da bisogni di sicurezza e sopravvivenza ma dalla necessità di cambiamento. Si fonda su libertà, responsabilità, autonomia e fiducia e può aiutarci a costruire città policentriche con grandi benefici anche per l’ambiente”, continua Bentivogli che infine ricorda: “Con Franco Amicucci e Raoul Nacamulli abbiamo elaborato una Manifesto per lo Smart Working pubblicato a marzo su Il Sole 24 Ore, dove abbiamo formulato proposte concrete per utilizzare questa emergenza come opportunità di scongelamento delle mentalità e delle abitudini esistenti che non basterà, però, se non sarà accompagnato da un cambiamento culturale”.

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