Condividi

Siniscalco boccia impietosamente la politica europea di Meloni: “Incomprensibile la pregiudiziale anti-Mes”

Il vicepresidente di Morgan Stanley ed ex ministro del Tesoro, Domenico Siniscalco, non le manda a dire a Giorgia Meloni e boccia tutta la sua spericolata linea di politica europea: sul Mes come sul Patto di stabilità e, più in generale, sulla perdente “logica a pacchetto” . Con una staffilata finale: “La Ue non è un suk”

Siniscalco boccia impietosamente la politica europea di Meloni: “Incomprensibile la pregiudiziale anti-Mes”

Non capita ogni giorno che un banchiere d’affari parli con chiarezza dell’attività politica di un Governo. Ma Domenico Siniscalco, vice president e senior advisor di Morgan Stanley e già Direttore generale e ministro del Tesoro nel secondo Governo Berlusconi, non le manda a dire e, in un’intervista a “la Repubblica” boccia su tutta la linea la politica europea della premier Giorgia Meloni sia sul Patto di stabilità che soprattutto sul Mes. Su quest’ultimo punto, sul quale la premier si è finora letteralmente arrampicando sugli specchi per rinviare l’approvazione facendo infuriare tutti gli altri partner dell’Unione europea, Siniscalco è impietoso: “Purtroppo la premier – sostiene l’ex ministro del Tesoro – non riesce a sganciarsi dalla pregiudiziale che aveva il suo partito. E’ una posizione incomprensibile che contribuisce ad offuscare l’immagine dell’Italia in Europa”. Ma anche sui tentennamenti meloniani sul nuovo Patto di stabilità e più in generale sull’aberrante logica dello scambio Siniscalco non è tenero: “Se c’è una cosa che da sempre indispettisce le istituzioni europee è presentarsi con una logica “a pacchetto”, quasi da suk: io dò una cosa a te, tipo la ratifica del Mes, e tu mi dai un Patto di stabilità più benigno. Quanto di più sbagliato. Ogni problema va visto a sè”. Senza dimenticare che “un Patto il più possibile flessibile, come era quello originariamente proposto dalla Commissione, va a vantaggio dei Paesi più vulnerabili come l’Italia” mentre “il pericolo è proprio un Patto che riproduca antiche rigidità” come sembra volere la Meloni. Le cronache riferiscono che nelle ultime ore la Meloni starebbe pensando a un nuovo baratto con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz: a dicembre l’Italia firma il Mes e tu addolcisci le nuove regole del Patto di stabilità. Ma gli altri partner europei che direbbero? Siamo proprio alla logica del suk ma per fortuna qualcuno che le canta alla Meloni c’è. Bravo, professor Siniscalco.

Commenta