Stop allo shutdown negli Usa. Gli uffici federali riprendono la loro normale attività amministrativa dopo il comprormesso raggiunto al Senato i tra i democratici e i repubblicsani.
I parlamentari delle due parti voteranno il finanziamento pubblico che permetterà di sbloccare il bilancio e la riapertura degli uffici pubblici in tutto il Paese. Ma è un accordo temporaneo che ha un obiettivo più ambizioso.
I democratici, annunciando l’intesa, hanno specificato che la fine dello shudown, che era cominciato alla mezzanotte di sabato scorso proprio in coincidenza con il primo anniversario dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, è valido fino all’8 di febbraio.
Entro la prima settimana del mese prossimo dovrà essere raggiunto un accordo più ampio sui dreamers, cioè sui 700 mila immigrati arrivati negli Usa da bambini che la presidenza Trump vorrebbe allontanare. Solo un accordo su questo punto scaccerà definitivamente lo shutdown che nei giorni scorsi ha creato non poche difficoltà allì’America.
Anche se l’accordo di ieri non è merito suo, il presidente Trump se ne è attribuito il merito e si prepara a volare a Davos dove parteciperà nei prossimi giorni al Forum del gotha finanziario del mondo.
