Tra i due litiganti, il terzo gode. La produzione di Shein sarà incrementata in India. Il colosso cinese che, proprio in questi giorni, era stato messo sotto accusa dall’Organizzazione europea dei consumatori per pratiche ingannevoli nell’ottica di indurre i consumatori ad acquistare sempre di più, torna al centro dell’interesse internazionale con un nuovo annuncio.
Il rapporto Cina-India e il disgelo dall’interruzione del 2020
La decisione di aumentare la produzione in India non è da considerarsi una scelta scontata per il colosso cinese. Il mercato era approdato nel 2018 in India, ma i rapporti con la Cina avevano conosciuto un periodo di raffreddamento nel 2020 quando la applicazione di Shein era stata bloccata per via delle tensioni tra i due paesi.
Grazie ad un accordo di licenza con Reliance Retail, la società indiana di vendita al dettaglio è tornata ad operare da febbraio del 2024 nel Paese di Narendra Modi con SheinIndia.in.
Shein: l’implementazione della produzione in India
La nuova app è stata scaricata 2,7 milioni di volte tra Google Store e l’App Store di Apple, generando una crescita del 120% dal suo lancio. L’obiettivo del nuovo accordo con Reliance Retail è espandere la base di fornitori in India da 150 a 1.000 in un anno secondo alcuni fonti. Con la conseguente produzione che, secondo le stime, sarà pronta ad essere venduta tra 6 o 12 mesi.
L’India dovrà però lavorare sulla fornitura di tessuti sintetici, al momento infatti il paese registra una mancanza di expertise sulla tecnologia di questo tipo di tessuti che sono essenziali per la produzione degli abiti del marchio.