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Se gli adolescenti preferiscono i libri che speranza hanno gli ebook?

Un’indagine di Nielsen rivela come, tra gli adolescenti, solo il 20% compra ebook piuttosto che libri cartacei, anche se usano le nuove tecnologie e frequentano i social – Tre ragioni alla base delle scelte dei ragazzi

Se gli adolescenti preferiscono i libri che speranza hanno gli ebook?

In genere le indagini demoscopiche confermano quello che già percepiamo o intuiamo. Difficilmente ci fanno raddrizzare la testa dal minestrone durante il telegiornale. Invece ci sarebbe da sorprendersi parecchio ascoltando le conclusioni dell’ultima rilevazione di Nielsen sulla fortuna dei libri presso gli adolescenti negli Stati Uniti. Contrariamente alla percezione pubblica, non succede che gli adolescenti leggano meno libri. La concorrenza agguerrita di altri e più intriganti mezzi per divertirsi e passare il tempo, ha eroso in modo modesto lo spazio della lettura nella distribuzione del tempo degli adolescenti. La lettura tiene e il libro pure. È proprio vero quello che dice il capo della divisione Kindle di Amazon che il libro è la tecnologia più resiliente e duratura che si conosca.

Si continua a leggere e a comprare libri sia in formato classico che digitale. Il calo degli ultimi anni è piuttosto dovuto dalla mancanza di blockbuster per “young adults” che hanno punteggiato gli ultimi 20 anni in cui è stato inventato un genere che a malapena esisteva: da Harry Potter a Twilight fino a Hunger Games. Anche la corsa à la Usain Bolt degli ebook si è arrestata nel 2013 per il venir meno di solidi bestseller. C’è poco da meravigliarsi: l’editoria come industria vive di blockbuster. Non è un caso che l’autorevole studiosa di Harvard dell’industria del media, Anita Elberse, abbia scritto un libro molto importante proprio con questo titolo Blockbusters. Se non ci sono blockbuster bisogna fare le scatole.

Torniamo alla indagine di Nielsen che ha coinvolto un campione di 6mila acquirenti di libri per ragazzi selezionati tra genitori e adolescenti. L’indagine ha scoperto che gli adolescenti, pur essendo tra i primi ad adottare le nuove tecnologie e le piattaforme di distribuzione dei contenuti, sono piuttosto conservatori nelle abitudini di lettura: preferiscono il libro all’ebook. Solo 20% compra ebook contro il 25% dei lettori tra i 30 e i 44 anni e il 23% tra i 18 e i 29. Più si sale con l’età più cresce il consumo di ebook rispetto al libro. Ci sarebbe da interrogarsi sulla ragione di questo trend.

La ragione per la quale gli adolescenti preferiscono i libri va ricercata in molteplici fattori, ci informano i ricercatori di Nielsen. Il primo è che i genitori preferiscono il libro all’ebook. I genitori in tutto il mondo tendono ad essere protettivi e in questo modo conservatori. Il libro è come il giardino di casa, la rete è come il parco extraurbano: nel primo non ci sono le volpi, anche se a Londra sono tornate in città. Il secondo è che gli adolescenti non hanno la carta di credito per finalizzare un acquisto autonomo su una piattaforma online. La devono chiedere ai genitori e quell’età non è la migliore per un rapporto sereno con gli adulti. Un’altra ragione risiede nell’abitudine degli adolescenti di scambiarsi e prestarsi le cose, con libro è più facile che con la versione digitale in genere protetta da DRM o incapsulata in una qualche piattaforma.

Se è un fatto che gli adolescenti preferiscono il manufatto libro, è un fatto ancor più solido che sono i social media e il passaparola a influenzare le scelte dei titoli da acquistare e leggere. Quello che stanno leggendo i loro coetanei e ciò che hanno già letto e apprezzano sono al vertice delle motivazioni di acquisto di nuovi libri. Le ragazze in particolare sono molto social nella scelta delle letture: la menzione di un titolo su Facebook o Twitter può far scattare l’interesse in quasi la metà degli intervistati. La stessa quota d’intervistati (45%) dichiara di lasciarsi orientare da recensioni e interviste ad autori che compaiono su siti specializzati per gli adolescenti.

Funzionano benissimo le serie: se si riesce ad uncinare un giovane lettore facilmente lo si ritroverà negli episodi successivi. Gli adolescenti tendono a sviluppare una certa fedeltà verso gli autori che conoscono e tendono a perpetuarla. Cosa che avviene molto più raramente con gli adulti.

Molto interessante il grafico, qui sopraa riprodotto, elaborato dai ricercatori di Nielsen.

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