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Sciopero aerei: stop dalle 10 alle 14. Alitalia cancella 113 voli

I sindacati confermano la mobilitazione per i lavoratori di tutte le compagnie – Rinviata al 6 settembre quella delle sigle professionali per piloti e assistenti Alitalia, ma non basta a evitare disagi – La compagnia vara un “piano straordinario” per “riprenotare” i passeggeri

Sciopero aerei: stop dalle 10 alle 14. Alitalia cancella 113 voli

“Confermiamo per venerdì 26 luglio lo sciopero di 4 ore nel trasporto aereo che riguarderà piloti, assistenti di volo e tecnici della manutenzione e personale di terra di Alitalia e delle altre compagnie aeree, gli addetti all’handling, al catering e delle gestioni aeroportuali ad esclusione dei controllori di volo di Enav, dalle 10 alle 14, con presidio a Fiumicino a partire dall’inizio dello sciopero”. Lo hanno scritto in una nota i sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.

Per quanto riguarda sciopero di piloti e assistenti di volo Alitalia proclamato dalle sigle professionali Anpac, Anpav e Anp, è stato rinviato da venerdì 26 luglio al 6 settembre e durerà 24 ore. La decisione è arrivata dopo l’invito del Garante degli scioperi e l’Ordinanza del ministero dei Trasporti, che martedì aveva già ridotto l’astensione a quattro ore, dalle 24 indette dai sindacati.

Tuttavia, l’annuncio di questo slittamento è arrivato troppo tardi e non riuscirà ad evitare disagi per migliaia di utenti. Alitalia aveva infatti già cancellato 113 voli (qui la lista). La compagnia ha però attivato anche un piano straordinario che “prevede l’impiego di aerei più capienti sulle rotte domestiche e internazionali” per riprenotare i viaggiatori coinvolti: “Si prevede che il 60% dei passeggeri riesca a viaggiare nella stessa giornata del 26 luglio”, spiega Alitalia.

Ma quali sono le ragioni dello sciopero? Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti chiedono maggiore regolamentazione della concorrenza, più trasparenza nell’erogazione di contributi a vettori e imprese, norme specifiche contro il dumping contrattuale e salariale che danneggia i lavoratori, l’avvio della trattativa per il rinnovo deI contratto nazionale scaduto e il finanziamento strutturale del Fondo di Solidarietà di settore.

“La pur apprezzata disponibilità del ministro dei Trasporti ad avviare un tavolo di confronto che chiediamo da molti mesi, è giunta tardiva – conclude la nota dei sindacati – i risultati andranno verificati nei fatti a partire dai primi incontri già fissati per il mese di settembre. Senza risultati e risposte concrete, infatti, la nostra mobilitazione proseguirà senza tentennamenti”.

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