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Scandalo Lazio, Udc ago della bilancia sulla fiducia a Polverini

Ieri sera Polverini ha incontrato il premier Monti a Palazzo Chigi – L’opposizione si dimette in blocco, ma per forzare lo scioglimento del Consiglio regionale serviranno anche i voti dell’Udc – Due linee nel partito di Casini: domani alle 11 l’ufficio politico del partito prenderà la decisione definitiva.

Scandalo Lazio, Udc ago della bilancia sulla fiducia a Polverini

Continua l’equilibrismo di Renata Polverini. E l’ipotesi dimissioni torna a farsi strada. Ieri sera, a sorpresa, la governatrice del Lazio ha chiesto di incontrare il premier Mario Monti. A quanto si apprende, durante il colloquio a Palazzo Chigi dal Presidente del consiglio non sia arrivata alcuna sponda all’ex sindacalista dell’Ugl, costretta nelle ultime ore a fronteggiare il duro contrattacco dell’opposizione. Sempre ieri eri i 14 consiglieri regionali in quota al Pd hanno annunciato le loro “dimissioni irrevocabili”. 

A stretto giro hanno accettato di abbandonare la propria poltrona alla Pisana anche i 5 esponenti dell’Idv, i due di Sel, il verde Angelo Bonelli e il socialista Luciano Romanzi. Il loro scopo è forzare lo scioglimento del Consiglio arrivando alle dimissioni di 36 membri su 70. Per raggiungere l’obiettivo dovranno però convincere anche i sei rappresentanti dell’Udc, che però fanno parte della maggioranza e finora hanno confermato il sostegno a Polverini.   

Pier Ferdinando Casini non intende infatti staccare la spina alla Polverini: “La polemica del Pd mi fa scappare da ridere e da piangere – ha detto il leader dell’Udc ai microfoni di Sky -. Si sono accorti ora che ci sono sprechi? Perché non se ne sono accorti quando hanno votato in ufficio di presidenza?”.

Di tutt’altro avviso Rocco Buttiglione, presidente del partito: ”La Polverini farebbe bene a lasciare, non può far finta di nulla – ha detto in un’intervista a Repubblica -. Avrebbe fatto meglio a dimettersi per la dignità sua e di tutta la politica. Se fossi al posto dei nostri consiglieri, mi dimetterei, ma rispetto l’autonomia e le idee dei nostri esponenti politici locali”.  

Nell’Udc nazionale sarebbe prevalente l’orientamento a considerare conclusa l’esperienza del governo Polverini. Ma sul campo sarebbero rimaste due ipotesi: ritiro della fiducia immediato, oppure, in un tentativo di estrema mediazione, ritiro della fiducia successivo all’approvazione di un nuovo pacchetto di tagli. 

Il segretario politico dell’Udc, Lorenzo Cesa, ha annunciato di aver convocato per domani alle 11 l’ufficio politico del partito per assumere una decisione definitiva. All’incontro parteciperanno i parlamentari del Lazio e i consiglieri regionali dell’Udc. E finalmente si sposterà l’ago della bilancia. 

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