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Sanzioni anche su gas e petrolio: l’Europarlamento chiede di estendere l’embargo contro la Russia

La mossa sarebbe ad alto rischio per l’Europa, ma la risoluzione è stata adottata a larga maggioranza – Intanto, domani Von der Leyen incontra Zelensky

Sanzioni anche su gas e petrolio: l’Europarlamento chiede di estendere l’embargo contro la Russia

Il Parlamento europeo chiede di rafforzare ulteriormente le sanzioni contro la Russia estendendo l’embargo anche al petrolio e al gas. La risoluzione – adottata con 513 voti favorevoli, 22 contrari e 19 astensioni – arriva all’indomani del via libera al quinto pacchetto di sanzioni con il quale la Commissione europea ha vietato ai Paesi membri di acquistare carbone dalla Russia.

I rischi dell’embargo su petrolio e gas

Allargare il perimetro dell’embargo energetico è un’operazione ad alto rischio per l’Europa: la dipendenza europea dal greggio di Mosca è superiore al 25%, mentre per quanto riguarda il gas la Russia fornisce circa 150 dei 430 miliardi di metri cubi che l’Ue consuma ogni anno (e 28-29 dei 76 che consuma l’Italia).

Le precisazioni dell’Europarlamento

Per questo gli eurodeputati sostengono che l’embargo dovrebbe essere accompagnate da azioni volte ad assicurare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico della Ue nel breve termine.

Non solo: il Parlamento comunitario chiede anche di definire le tappe che la Russia dovrebbe seguire per ottenere in futuro la revoca delle sanzioni, “nel caso in cui adotti provvedimenti tesi a ripristinare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale e ritiri completamente le proprie truppe dal territorio ucraino”.

Von der Leyen incontra Zelensky

Intanto, domani il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, incontrerà la numero uno della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Lo ha annunciato il portavoce di Zelensky, Sergey Nikiforov, citato dall’agenzia Interfax-Ucraina. “Domani ci sarà un incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. Non posso dire l’ora per motivi di sicurezza”, ha dichiarato.

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