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Sanità digitale, Cdp Equity investe nel GPI: aumento di capitale di 140 milioni

L’operazione avverrà attraverso la sottoscrizione di una tranche di 70 milioni di euro di un aumento di capitale di 140 milioni complessivi

Sanità digitale, Cdp Equity investe nel GPI: aumento di capitale di 140 milioni

Cdp investe nella sanità digitale. I consigli di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti e della controllata CDP Equity hanno deliberato la sottoscrizione di un accordo di investimento che prevede – al venir meno delle condizioni sospensive ivi previste – l’ingresso di CDPE nel capitale di GPI, società quotata sul Euronext Milan e attiva nel campo dei sistemi informativi e servizi per la sanità. L’operazione prevede un aumento di capitale a pagamento da 140 milioni di euro, con esclusione del diritto di opzione, a supporto del nuovo Piano strategico industriale 2022 – 2024. 

Missione Sanità del PNRR:: destina 8 miliardi in sanità digitale

In particolare, l’operazione avverrà attraverso la sottoscrizione da parte di CDPE di una tranche pari alla metà di detto aumento, pari a 70 milioni, a completamento della quale CDPE deterrà una partecipazione non inferiore al 17% del capitale sociale del gruppo trentino. Inoltre, l’investimento è coerente con gli obiettivi previsti dalla cosiddetta Missione Sanità del PNRR, che destina 8 miliardi alla sanità digitale.

È inoltre previsto il coinvolgimento, in qualità di sottoscrittori delle restanti tranche dell’aumento di capitale, dell’attuale azionista di controllo FM Srl ‒ holding che fa riferimento all’attuale presidente e amministratore delegato di GPI, Fausto Manzana ‒ e di altri investitori istituzionali secondo il principio del crowding-in, ovvero la capacità di attrarre risorse sul mercato dei capitali.

L’operazione, spiega una nota del Gruppo, si perfezionerà secondo i tempi richiesti per l’ottenimento delle necessarie approvazioni regolamentari e ha l’obiettivo di sostenere la strategia di investimento di GPI volta ad accelerare il processo di digitalizzazione della sanità italiana, migliorando la capacità di accesso alle cure dei cittadini, sempre più urgente alla luce dei trend demografici prevalenti nel Paese.

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