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Salvini all’attacco di Tria: peggiorano Borsa e spread

L’alta tensione sulla flat tax (“O lui o io”) fa scapare gli investitori – Bene le aste del Tesoro – Pace in vista tra Vivendi e Tim e accordo sulle torri 5G con Vodafone – Stm riparte al rialzo

Salvini all’attacco di Tria: peggiorano Borsa e spread

Le Borse europee stentano ad assorbire la parziale delusione per il rinvio delle misure espansive della Bce, già attese in occasione del meeting di ieri. Piazza Affari arretra attorno a quota 21.800 dopo che Matteo Salvini ha replicato al ministro dell’Economia Giovanni Tria che dice che nella prossima manovra non c’è spazio per tagliare le tasse: “Il problema – ha detto il ministro dell’Interno – o sono io o è lui”. Il vicepremier ha dichiarato che la Lega non voterà una manovra 2020 timida: ne vuole una “importante, ambiziosa e coraggiosa”. Sull’onda di queste dichiarazioni, lo spread risale a quota 210.

Il Tesoro ha collocato Ctz e Btp indicizzati, registrando una domanda in crescita e tassi in calo rispetto alle aste precedenti in scia alle prospettive di una politica monetaria molto accomodante da parte della Bce. In particolare, Via XX Settembre ha piazzato 2 miliardi di euro, a fronte di offerte per 3,344 miliardi di euro, di Ctz 2021 a un tasso dello 0,041% dallo 0,431% precedente.

Nel resto dell’Eurozona, giù anche Madrid (+0,6%). Positive Francoforte (+0,36%) e Parigi (+0,45%) grazie anche all’exploit di Vivendi (+5,4%), sostenuta dalla prospettiva di cessione di una quota della controllata Universal. La società controllata da Vincent Bolloré si è schierata ieri a sostegno del piano industriale presentato dall’ad di Tim (+0,4%), Luigi Gubitosi che oggi affronterà anche il riassetto di Inwit (+2%).

Le novità sulle torri di Vodafone spingono la City (+0,47%). Il leader delle tlc ha annunciato che farà confluire le sue attività sulle torri di trasmissione in dieci Paesi europei in una nuova società che potrebbe sbarcare in borsa. La nuova società sarà la più grande del settore in Europa, con circa 61.700 torri, per tre quarti situate nei suoi mercati principali (Germania, Italia, Spagna e Gran Bretagna).

A luglio migliora in Italia il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese. L’indice elaborato dall’Istat per i consumatori è aumentato da 109,8 a 113,4, mentre quello delle imprese è salito da 99,3 a 101,2. 

I prezzi del greggio si avviano a chiudere la settimana in rialzo con le tensioni geopolitiche sull’Iran che restano irrisolte, nonostante le prospettive di una crescita globale più debole a causa della guerra sui dazi limitino i guadagni.

I future sul Brent avanzano di 16 centesimi a 63,55 dollari il barile attorno alle 12,00, pari ad un aumento settimanale di circa l’1,7%, dopo il -6% della settimana scorsa.

Arretra dopo i conti Eni (-0,6%). Il secondo trimestre si è chiuso con 2,28 miliardi di euro di utile operativo rettificato, -11 % anno su anno.meno del consensus (2,35 miliardi). La divisione E&P (esplorazione e produzione) si ferma a 2,14 miliardi di euro, 300 milioni di euro in meno del previsto. La società ritocca gli obiettivi di crescita della produzione, a+2%/+2,5%, da +2,5%. 

Saipem +1%. Berenberg alza il target price a 6,20 euro. Tenaris -1,8%.

In calo anche Enel (-0,3%) ed Atlantia (-0,7%).

Avanza StMicroelectronics (+2%), dopo la trimestrale superiore alle aspettative di Intel. Barclays alza il target price a 20 euro.

Arretra invece Moncler (-0,2%) sotto la pressione di Kering, -7% dopo la pubblicazione dei dati del trimestre: le vendite a parità di perimetro nei negozia a marchio Gucci sono salite del 12,7%, contro +14,5% stimato dagli analisti.

Frena anche l’automotive. Pirelli -1,3%: ieri sera la rivale Michelin ha presentato i dati del trimestre e le previsioni sul 2019. Il produttore francese di pneumatici vede un peggioramento del mercato di riferimento. 

Fiat Chrysler -0,3%. Stamattina Renault taglia le stime sul 2019.

Giù le banche: Ubi -2%, Unicredit -1,4%.

Continua l’effetto Tamburi su Elica (+5%), rimbalza Maire Tecnimont (+3%).

Bio-On è sospesa per eccesso di rialzo. Il presidente e AD Marco Astorri e il vicepresidente Guy Cicognani, entrambi azionisti rilevanti della società, hanno acquistato 14mila azioni come segno di fiducia nel gruppo dopo le accuse di un fondo Usa per irregolarità contabili.

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