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Salone del Mobile 2022, Molteni presenta le novità del grande design Made in Italy

Molteni&C, una delle società simbolo del grande design industriale Made in Italy, presenta al Salone la collezione firmata da Davide Bonicelli. Ma anche molto altro

Salone del Mobile 2022, Molteni presenta le novità del grande design Made in Italy

Molteni&C fa parte di quel primo folto gruppo di imprenditori brianzoli, veneti, marchigiani, emiliani che a partire dagli anni 50, con le Triennali, le prime edizioni del Salone del Mobile e l’avvio del Compasso d’oro, hanno contribuito a cambiare profondamente il modo di vivere e abitare la casa. Mettendo altresì le basi per il successo del design italiano. Con una differenza rispetto ad altri settori: che il boom della casa non è stato solo economico ma anche e soprattutto culturale. Come la storia dei decenni successivi ha dimostrato, Molteni ha subito rivelato di possedere una visione strategica del design e del ruolo centrale del mobile. Nel 1961, attraverso il proprio fondatore, Angelo Molteni, ha infatti partecipato al comitato ideatore del Salone del mobile di Milano. E nel 1975 ha fatto il suo ingresso nel mondo contract, del quale oggi è leader, e nel 2018 ha aperto a New York, al 160 di Madison avenue, il primo lifestyle store Molteni Group, riunendo sotto un solo tetto tutti i marchi gravitanti nella sua orbita. 

Molteni, una storia e un brand mondiali

Il successo attuale ha le sue basi fondanti nella scelta decisa di innovare l’azienda, portandola al passo con i tempi ruggenti del boon economico. Sin dall’inizio, anzichè ripetere stilemi consolidati provenienti da altri paesi e secoli, la Molteni&C di Giussano in Brianza, ha lavorato insieme ai giovani architetti sfornati dal Politecnico di Milano per rinnovare il gusto, la casa e l’ufficio degli italiani. E oggi Molteni &C (fa parte di Molteni Group, fatturato oltre i 390 milioni di euro) è un brand di risalto mondiale anche nel contract, i suoi mobili sono in residenze, alberghi, flat, sedi di istituzioni prestigiose (sua la ricostruzione de La Fenice di Venezia sotto la guida di Aldo Rossi) e molte collezioni sono talmente attuali che basta un intervento di adeguamento ai cambiamenti socio-culturali, come lo smart working, per diventare una novità dirompente.

Al Salone del Mobile Molteni con Davide Bonicelli

Pass-Word Evolution, disegnato da Davide Bonicelli, (presente al Salone del Mobile di Milano, 7-12 giugno, tutto sold out) lo dimostra: è un insieme di linee e luci di eleganza e semplicità che nel rinnovarsi gioca sulla grande forza del dell’industrial design italiano: il dettaglio, la finitura, il senso dello spazio pieno e vuoto….Ecco che le basi a terra o sul basamento sono dotate di un top di vetro stopsol nella parte superiore così da diventare teche. E un sistema a Led di illuminazione percorre e sottolinea i perimetri sia inferiori che superiori a definire uno scambio di luci e ombre molto raffinato. Il sistema pensile si dota di mensole con schienale a doppia altezza per ospitare oggetti di grandi dimensione. Ma senza alterare mai lo slancio orizzontale che è il suo tratto peculiare. E tutti componenti del sistema possono essere al servizio dell’entertainment multimediale e degli strumenti di lavoro in remoto. Molti altri i dettagli introdotti ma sempre speciale il classico interno in cedro, dal caratteristico profumo, affiancato da una nuova finitura melamminica Batik.

Infine da ricordare che fanno parte del Molteni Group anche altre aziende tra le quali Armani Dada, della quale una splendida novità disegnata da Giorgio Armani, Midnight, mobile cocktail con bacchette di preziosi legni che lasciano intravvedere l’interno illuminato, attrezzato per grandi brindisi e party. 

Il gruppo Molteni nel corso dei decenni ha proseguito e ampliato, con grande impegno, il percorso culturale che l’aveva contraddistinto sino dagli inizi. Così in occasione del Salone del Mobile una delle mostre in programma è dedicata ad Aldo Rossi (Aldo Rossi. Design 1960-1997 al Museo del Novecento – Milano) che ha avuto con il gruppo Molteni una lunga e fortunata collaborazione, il cui avvio ebbe all’apertura del Salone del Mobile del 1980, un’eco immediata per un’opera di insolita originalità: una sorta di cabina da spiaggia, chiamata Cabina dell’Elba che in realtà voleva essere ed è un armadio che l’architetto Aldo Rossi aveva voluto come “segno” e segnale di una inesauribile vena ironica/creativa.

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