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Salini Impregilo salva Astaldi: al via “Progetto Italia”

I board di Cdp e Salini hanno dato il via libera al nuovo polo delle costruzioni – L’operazione Astaldi vale 225 milioni – Per Salini in arrivo un aumento da 600 milioni

Salini Impregilo salva Astaldi: al via “Progetto Italia”

Il consiglio d’amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti ha dato il via libera a Progetto Italia, il piano che dovrebbe rilanciare il settore delle costruzioni in Italia. Si sblocca così l’intervento congiunto di Cdp con Salini Impregilo per salvare Astaldi. L’operazione richiederà un aumento di capitale da 225 milioni di euro riservato al general contractor (ieri sera è arrivato l’ok del Cda), cui seguirà un ulteriore finanziamento da 100 milioni attraverso la conversione in equity di una parte dei debiti. Possibile anche un terzo intervento per soddisfare i creditori chirografari non previsti.

Salini Impregilo realizzerà a sua volta un aumento di capitale da 600 milioni e otterrà la concessione di linee di credito per cassa e firma per 1,6 miliardi.

In particolare, a copertura dell’aumento il gruppo di costruzioni riceverà 250 milioni da Cdp Equity, 50 milioni da Pietro Salini e 150 milioni dalle banche (67 a testa da Unicredit e Intesa Sanpaolo, nove milioni da Banco Bpm). I restanti 150 milioni saranno offerti al mercato con la garanzia di due banche straniere.

Sul fronte della governance, Salini Impregilo avrà un Cda di 15 membri, di cui nove saranno espressione di Salini, cinque di Cdp (incluso il presidente di garanzia) e uno espressione del mondo bancario. L’amministratore delegato sarà Pietro Salini, mentre Massimo Ferrari resterà general manager.

Il salvataggio di Astaldi sarà solo il primo passo nell’ambito di un progetto molto più ampio, che coinvolgerà altre aziende in crisi (Condotte, Glf e Cossi) grazie anche al sostegno di altri costruttori (Pizzarotti, Rizzani de Eccher e Vianini Lavori).

Nel complesso, l’obiettivo di Progetto Italia è tutelare 500mila posti di lavoro nei prossimi tre anni, rianimando cantieri bloccati per 30 miliardi. Il tutto anche grazie alla creazione di un nuovo gruppo internazionale che porterà benefici anche alle piccole imprese attraverso l’indotto.

Il titolo di Salini Impregilo, dopo aver guadagnato il 5,5% giovedì, ritraccia del 2,2% a fine mattinata.

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