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Ryanair: cala l’utile, salgono ricavi e passeggeri

Utile netto in calo del 21% – A pesare sono la riduzione del prezzo dei biglietti aerei, il costo più alto del cherosene e le maggiori garanzie concesse al personale.

Ryanair: cala l’utile, salgono ricavi e passeggeri

Conti in chiaroscuro per Ryanair nel primo trimestre dell’anno fiscale 2019/2020. La compagnia aerea low cost ha chiuso i tre mesi con un utile netto in calo del 21% a quota 243 milioni di euro. A causare il ribasso, spiega la società, è stata la combinazione tra riduzione dei prezzi dei biglietti (-6%), cherosene più costoso (150 milioni in più a livello complessivo) e aumento dei costi del personale dopo la dura battaglia con i sindacati che ha portato l’azienda a migliorare lo status sociale dei suoi dipendenti, offrendo maggiori diritti e garanzie.

A livello di passeggeri, il gruppo composto da Ryanair, Lauda, Malta Air e Buzz ha registrato un incremento del traffico passeggeri dell’11%, arrivando a quota 42 milioni di passeggeri. In rialzo anche il fatturato, salito  dell’11% a 2,31 miliardi di euro. 

Per l’intero anno, che si concluderà il 31 marzo 2020, Ryanair conferma la guidance, prevedendo una leggera riduzione dell’utile netto tra 750 e 950 milioni di euro. “Stiamo prevedendo una crescita del 7% del nostro traffico passeggeri a 152 milioni di passeggeri, un po’ meno dei 153 milioni previsti fino a oggi a causa di ritardi nella consegna di Boeing MAX” ha affermato l’amministratore delegato Michael O’Leary nel comunicato stampa. Le previsioni potrebbero però essere condizionate, spiega la società, da possibili fattori esterni sfavorevoli, come un ulteriore calo dei prezzi nel settore o uno sviluppo “negativo” intorno alla Brexit prevista per il 31 ottobre.

A Londra, dopo i risultati trimestrali, il titolo Ryanair guadagna l’1,73% a 10,12 sterline.

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