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Rubens e il nobile genovese. Il ritratto di Giovan Carlo Doria a cavallo alla Pinacoteca Tosio Martinengo a Brescia

La Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, a partire dal 28 ottobre e fino al 15 febbraio 2026, ospita il monumentale Ritratto di Giovan Carlo Doria a cavallo di Peter Paul Rubens, capolavoro proveniente dai Musei Reali di Genova

Rubens e il nobile genovese. Il ritratto di Giovan Carlo Doria a cavallo alla Pinacoteca Tosio Martinengo a Brescia

Il celebre ritratto equestre di Giovan Carlo Doria realizzato da Peter Paul Rubens attorno al 1607 costituisce una delle più alte espressioni della ritrattistica aristocratica dell’epoca. Eseguito durante il soggiorno romano del maestro fiammingo, il dipinto traduce in forma monumentale l’immagine del potere nobiliare, fondendo la maestà del cavallo in movimento con la dignità del personaggio. La presenza del cane ai piedi del cavaliere e la composizione dinamica dell’opera rafforzano l’idea di virtus e controllo, elementi fondamentali nella rappresentazione dell’élite genovese del periodo.

Giovan Carlo Doria (Genova, 1576 – 1625)

Egli fu una delle personalità più eminenti della nobiltà genovese del primo Seicento, esponente di spicco di una delle famiglie più influenti della Repubblica di Genova. Educato secondo i canoni umanistici propri dell’aristocrazia del tempo, Doria unì all’attività politica e diplomatica un’intensa partecipazione alla vita culturale e artistica della città. Fu infatti un raffinato collezionista e mecenate, promotore di una stagione di rinnovamento del gusto e delle arti che contribuì a consolidare il ruolo di Genova come uno dei principali centri culturali del Mediterraneo barocco. L’ambiente familiare dei Doria, tradizionalmente legato alle imprese marittime e alle alte cariche dello Stato, offrì a Giovan Carlo un contesto privilegiato per lo sviluppo di interessi intellettuali e artistici. Egli intrattenne rapporti con i più illustri pittori e scultori del suo tempo, tra i quali spiccano Peter Paul Rubens e Anthony van Dyck, entrambi attivi a Genova nei primi decenni del Seicento. Tali relazioni testimoniano la sua adesione a un linguaggio figurativo di respiro internazionale, capace di coniugare la tradizione locale con le istanze del barocco europeo.

Mecenate aristocratico che celebrava il potere attraverso le arti

Opera di Rubens a Brescia
Peter Paul Rubens, Ritratto equestre di Giovan Carlo Doria, 1606, olio su tela, cm 265 x 188, Genova, Palazzo Spinola – Galleria Nazionale della Liguria Crediti fotografici: ©MiC – Musei Nazionali di Genova – Palazzo Reale

L’opera, oltre a documentare il prestigio del suo committente, riflette la complessa rete di scambi culturali tra Genova e le corti europee dell’inizio del XVII secolo, di cui Giovan Carlo Doria fu interprete e protagonista. La sua figura emerge così come emblematica del mecenatismo aristocratico genovese, teso a celebrare il potere attraverso le arti e a definire, mediante la rappresentazione, un modello di autorità e magnificenza destinato a durare nei secoli.

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