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Royal Mail, debutto boom alla Borsa di Londra: titolo sale del 40% oltre il prezzo Ipo

Nel primo giorno di quotazione sul London Stock Exchange il titolo del servizio posta della Regina ha aperto a 450 pence per poi arrivare a 456 pence mettendo a segno un rialzo del 38% rispetto ad un prezzo di Ipo pari a 330 pence.

Royal Mail, debutto boom alla Borsa di Londra: titolo sale del 40% oltre il prezzo Ipo

Royal Mail festeggia il suo debutto sulla Borsa di Londra. Nel primo giorno di quotazione sul London Stock Exchange il titolo del servizio posta della Regina ha aperto a 450 pence per poi arrivare a 456 pence mettendo a segno un rialzo del 38% rispetto ad un prezzo di Ipo pari a 330 pence. Prezzo che si è collocato nella parte più alta della forbice prevista dall’Esecutivo tra i 300 e i 330 pence. Il Governo ieri ha reso noto che le Poste britanniche sono state valutate 3,3 miliardi di sterline (3,9 miliardi di euro).

Governo che ha espresso soddisfazione per il 95% delle richieste giunte da parte di investitori privati, che hanno fatto domanda per un valore compreso fra 750 e 10 mila sterline in azioni. In particolare il primo ministro britannico, David Cameron, in un tweet si è detto contento che ogni piccolo investitore avrà i suoi titoli di Royal Mail, in quanto il loro investimento permetterà di fornire un servizio di prima classe.

Lo sbarco in Borsa di Royal Mail è solo un assaggio del gran fermento che circola sul fronte Ipo sia negli Stati Uniti, con la febbrile attesa del debutto di Twitter, ma anche in Europa. Stando ai dati diffusi qualche giorno fa da PricewaterhouseCoopers (PwC) le operazioni di Ipo del 2013 hanno già superato in controvalore l’intero 2012: da inizio anno il valore complessivo è stato pari a 11,7 miliardi di euro. Sono 52, invece, le Ipo realizzate in Europa nel terzo trimestre 2013, per un controvalore di 3 miliardi di euro. Nel Vecchio continente è Londra la prima piazza per le quotazioni, con due terzi del controvalore delle Ipo europee realizzate nel trimestre. E le società quotate in Borsa da fondi di private equity rappresentano quasi la metà del controvalore del 2013. Tra i segnali positivi anche la diminuzioni dell’Ipo rinviate o ritirate, scese al livello più basso dall´inizio della crisi finanziaria.

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