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Roma, rifiuti: sale la tensione in M5S

I dubbi dei Pm romani sul fatto che l’assessore all’Ambiente, Paola Muraro, abbia favorito il ras delle discariche Manlio Cerroni accrescono il malessere grillino e rafforzano il fronte delle dimissioni – Mercoledì la prova del fuoco nell’aula del Campidoglio.

Roma, rifiuti: sale la tensione in M5S

I Pm romani stanno puntando i riflettori sui rapporti pregressi tra l’assessore grillino all’Ambiente, Paola Muraro, della Giunta Raggi e il ras delle discariche della Capitale, Manlio Cerroni. “Per ora non c’è nulla di penalmente rilevante” si affrettano a dire dal Movimento 5 Stelle, ma dentro il pianeta grillino il malessere monta.

Il fatto che per ora non risultino addebiti penali per la Muraro non cancella la domanda delle domande e cioè se fosse politicamente opportuno nominare assessore all’Ambiente un personaggio competente ma controverso che rappresenta la continuità con il passato e con il mondo dei Panzironi (il presidente dell’Ama, l’azienda comunale dei rifiuti, voluto dall’ex sindaco di destra Alemanno) e dei Cerroni., con pericolose contiguità con alcuni personaggi di Mafia Capitale.

L’ipotesi di spingere la Muraro alle dimissioni è per ora considerata  il piano B di M5S in relazione agli sviluppi giudiziari.

La prova del fuoco sarà mercoledì quando la Muraro e il sindaco Raggi dovranno rispondere alle domande delle opposizioni, e soprattutto del Pd, in un’aula del Campidoglio che si preannuncia infuocata.

Finora il sindaco Viginia Raggi che ha scelto o è stata indotta a scegliere la Muraro difende se stessa difendendo la Muraro, ma fino a quando sarà così?

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