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Roma, Marino ci ripensa: “Ritiro le dimissioni”

Il primo cittadino della Capitale ci ha ripensato – Ora possono farlo cadere le dimissioni dei 19 consiglieri Pd, annunciate da Matteo Orfini, che però da sole non bastano: essendo 48 i consiglieri totali, servono le dimissioni di almeno 25 di loro (la metà più uno).

Roma, Marino ci ripensa: “Ritiro le dimissioni”

“Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha firmato la lettera con la quale ritira le dimissioni presentate lo scorso 12 ottobre”. La nota ufficiale arriva dal Campidoglio poco prima delle 16.30. A tre giorni dalla scadenza del suo mandato e dalla nomina di un commissario e dopo 17 giorni di tira e molla, il primo cittadino ci ha dunque ripensato.

Appena poche ore prima il commissario del Pd Roma Matteo Orfini aveva convocato i consiglieri comunali dem al Nazareno. “Se Marino dovesse ripensarci e decidere di restare alla guida del Campidoglio – la linea – i consiglieri del Pd si dimetterebbero subito dal loro incarico”. Ora dunque si profila questa ipotesi. Però per staccare la spina non basta il passo indietro dei soli 19 consiglieri capitolini del gruppo Pd: in base al Testo unico degli enti locali, infatti, lo scioglimento del consiglio avviene con le dimissioni contestuali della metà più uno dei membri.

Essendo 48 i consiglieri, servono le dimissioni di almeno 25 di loro. Gli scenari politici si complicano ma i numeri per far cadere l’Aula ci sarebbero perché pronti a lasciare non sono solo i dem. A loro si potrebbero accodare almeno altri sei consiglieri, forse di più. In pole i 2 della Lista Marchini, Daniele Parrucci di Centro Democratico, i 2 di Fratelli d’Italia, Roberto Cantiani di Ncd, l’ex sindaco Gianni Alemanno, Alessandro Cochi del Misto, i fittiani Ignazio Cozzoli e Francesca Barbato e Marco Pomarici di Noi con Salvini.

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