Condividi

Roma-Inter, il big match che può ipotecare lo scudetto e che è la prova della verità per DDR

Se oggi l’Inter vince contro la Roma di De Rossi accumula un vantaggio di punti e di fiducia sulla Juve che può rivelarsi incolmabile nella corsa allo scudetto. Per il giovane allenatore della Roma è la prova del nove dopo tre vittorie di seguito. La Lazio a Cagliari

Roma-Inter, il big match che può ipotecare lo scudetto e che è la prova della verità per DDR

L’Inter tenta l’allungo, De Rossi prova a fermarla. Il tecnico giallorosso, proprio come quando giocava, andrà in tackle sulla capolista nel tentativo di stoppare, o quantomeno rallentare, la sua cavalcata verso lo scudetto, ma soprattutto per inseguire un posto Champions tornato nuovamente nei radar della Roma. A “sostenerlo”, oltre ai 65 mila dell’Olimpico, anche Allegri e Pioli, mentre Inzaghi avrà dalla sua Gasperini, Thiago Motta, Mazzarri, Italiano e Sarri, tutti coinvolti nella lotta al quarto posto. A completare il secondo step della 24esima giornata, iniziata ieri con la vittoria dell’Empoli sulla Salernitana (1-3), pure Cagliari-Lazio e Sassuolo-Torino, decisamente delicate per Sarri e Dionisi, alle prese con uno dei momenti peggiori delle rispettive carriere.

Roma – Inter (ore 18, Dazn)

Il clou del sabato è ovviamente all’Olimpico, dove Roma e Inter daranno vita a un match interessantissimo. Rispetto a qualche settimana fa, infatti, i giallorossi hanno ritrovato gioco ed entusiasmo, anche se il vero test arriverà proprio oggi: la capolista di Inzaghi è ben altra cosa rispetto a Verona, Salernitana e Cagliari. I nerazzurri, inoltre, sono reduci dalla vittoria nello scontro diretto con la Juve e si apprestano alla sfida odierna con la consapevolezza di poter prendere il largo, forse definitivamente, nella corsa allo scudetto. Difficile fare pronostici, di certo però le aspettative sono diverse rispetto all’andata, quando l’Inter dominò la gara in lungo e in largo (anche se poi vinse solo 1-0 con un gol di Thuram nel finale). Questa volta è lecito attendersi una Roma ben più aggressiva, come ribadito da De Rossi in conferenza stampa (ci arriviamo tra poco), decisa a giocarsi le sue carte attaccando e non limitandosi a incassare i pugni nerazzurri.

L’Inter, dal canto suo, non può avere paura di nessuno, a maggior ragione dopo aver battuto la Juventus e aver dato una svolta al torneo. La trasferta nella Capitale potrebbe chiudere il cerchio e mandarla a + 7 in classifica, ovviamente in attesa della risposta bianconera (lunedì con l’Udinese), mettendo così in discesa il cammino tricolore, oppure cancellare tutto e rimescolare le carte in modo pericoloso.

De Rossi: “Anche noi siamo forti, possiamo vincere. Lukaku? Non sia emotivo”

Affronteremo questa partita con il coraggio dei giocatori forti, quelli di cui siamo pieni – ha ringhiato DDR in sala stampa -. Serviranno coraggio, intelligenza e conoscenza perché anche l’Inter, nonostante sia la squadra più forte del campionato, si può battere. Loro amano e sono abituati ad avere il pallone, ma ci sono delle situazioni in cui possiamo dare fastidio, sono fortissimi, però pure noi siamo consapevoli di esserlo. Dovremo avere rispetto, ma anche spocchia e spavalderia, non siamo gli ultimi arrivati e se hai troppo rispetto poi subentra la paura e perdi: sicuramente soffriremo, ma accettarlo vuol dire essere una squadra matura. Dobbiamo convincerci di poter vincere perché è così, nella partita singola possiamo battere l’Inter. Lukaku? Deve scindere l’aspetto emotivo da quello calcistico, se farà la stessa partita fatta contro il Cagliari mi basterà perché mi è piaciuto molto come ha giocato per la squadra, tirando in porta e iniziando le azioni offensive. L’emozione saprà gestirla”.

Roma – Inter, le formazioni: De Rossi col dubbio El Shaarawy-Bove, Inzaghi con l’undici tipo

Il tecnico giallorosso sembra orientato a confermare la formazione di lunedì contro il Cagliari, con un solo grande dubbio: Bove o El Shaarawy? Il primo gli consentirebbe maggior copertura (Pellegrini scalerebbe in avanti), il secondo di dare continuità alla Roma delle tre vittorie consecutive: al momento in cui scriviamo sembra essere questa l’ipotesi più accreditata, ma la decisione definitiva verrà presa solo oggi. Il 4-3-3 giallorosso dovrebbe vedere Rui Patricio in porta, Karsdorp, Mancini, Llorente e Angelino in difesa, Cristante, Paredes e Pellegrini a centrocampo, Dybala, Lukaku ed El Shaarawy in attacco.

Solo certezze invece per Inzaghi, che risponderà con il 3-5-2 tipo con Sommer tra i pali, Pavard, Acerbi e Bastoni nel reparto arretrato, Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco in mediana, Thuram e Lautaro coppia offensiva.

Cagliari – Lazio (ore 15, Dazn)

L’altro match sotto i riflettori sarà quello di Cagliari, dove la Lazio di Sarri cercherà risposte dopo la brutta sconfitta di Bergamo e tutto ciò che ne è conseguito. Il tecnico biancoceleste, per la prima volta da quando è arrivato a Roma, è finito nel tritacarne della contestazione assieme a Lotito, trovando però una sponda dal suo presidente, rapido e deciso nel confermarlo. Certo, i risultati saranno decisivi: Cagliari, Bayern Monaco e Bologna diranno molto sul proseguo della stagione, anche perché fallire vorrebbe dire addio al sogno quarto posto, oltre che alla Champions attuale. Servirà una Lazio molto diversa da quella vista a Bergamo, perché se è vero che il Cagliari non è l’Atalanta, lo è anche che i sardi in casa si trasformano, rendendo piuttosto complicata la vita agli ospiti, chiunque essi siano. Ma al di là del risultato, comunque imprescindibile, Sarri vuole capire se il gruppo è ancora al suo fianco o se si è definitivamente perso, come teme la curva laziale, molto dura sia negli striscioni che nelle successive dichiarazioni radiofoniche.

Cagliari – Lazio, le formazioni: Sarri senza Zaccagni, Patric e Rovella, Luis Alberto in panchina

Il tecnico biancoceleste cambierà diversi uomini rispetto alla sconfitta di Bergamo, sia per necessità (lo squalificato Rovella) che per scelta. In questo senso l’esclusione più rumorosa è quella di Luis Alberto, effettivamente molto lontano dallo stato di forma ideale: lo spagnolo resta però il centrocampista più talentuoso, dunque lasciarlo fuori fa quantomeno discutere. Per il resto, al netto dell’indisponibilità di Zaccagni e Patric, sarà 4-3-3 con Provedel in porta, Lazzari, Gila, Romagnoli e Hysaj in difesa, Guendouzi, Cataldi e Vecino a centrocampo, Felipe Anderson, Immobile e Pedro in attacco. Ranieri, reduce da tre sconfitte consecutive, proverà a rialzarsi con un 4-3-1-2 che vedrà Scuffet tra i pali, Zappa, Mina, Dossena e Azzi nel reparto arretrato, Makoumbou, Prati e Nandez in mediana, Viola alle spalle della coppia offensiva formata da Lapadula e Luvumbo.

Commenta