Condividi

Roma, autogol grillini: no alla Metro C, sì ai clan degli ambulanti

La giunta Raggi non finisce di incartarsi nelle sue contraddizioni: deciso lo stop alla realizzazione della Metro C in cambio di un vago progetto di sviluppo dei tram, per la gioia (!) del traffico cittadino – In realtà le grandi opere fanno paura ai grillini che bloccano tutto – In nome all’opposizione alla direttiva Bolkestein, avviata invece la proroga delle licenze senza gara degli ambulanti, con grande soddisfazione del clan Tredicine

Roma, autogol grillini: no alla Metro C, sì ai clan degli ambulanti

La Metro no ma i clan sì. E’ a dir poco paradossale il metodo di governo della Giunta grillina di Roma che, divisa com’è al suo interno, in pochi mesi ha fatto pochissimo per tirare fuori la Capitale dalla palude dei rifiuti e del trasporto pubblico ma in compenso non manca di stupire la città con la sua pioggia di No ma anche con qualche sì che rafforza i clan degli ambulanti  e lascia esterrefatti cittadini.

Ieri la Giunta Raggi ha messo la pietra tombale sulla Metro C e liquidato l’azienda creata ad hoc “perché in questi anni non ha svolto come doveva il suo lavoro”. A rischio ci sono 200 posti di lavoro che hanno già messo in allarme i sindacati. Giusto cancellare gli sprechi ma non si potevano cambiare i vertici anziché sciogliere la società?  In realtà, come s’era già visto con il NO alle Olimpiadi e con l’antipatia per la Nuvola dell’Eur, sono le grandi opere a terrorizzare i grillini che, anzichè provare a realizzarle nel massimo della trasparenza e dell’onestà, preferiscono bloccare tutto e condannare la città all’immobilismo.

In alternativa al progetto della Metro C il Campidoglio vorrebbe ora puntare sullo sviluppo dei tram ma con idee che sono molto vaghe e che rischiano di richiedere molto tempo prima di arrivare a risultati che valgano realmente a snellire un traffico spesso insostenibile.

Ma il peggio di sé il M5S lo ha dato approvando in Consiglio comunale una mozione che proroga al 2020 le licenze senza gara degli ambulanti che occupano il suolo pubblico, tra cui domina il clan della discussa famiglia Tredicine, già indagata nell’ambito dell’inchiesta su Mafia Capitale. La ragione è che i grillini hanno sempre visto e vedono di cattivo occhio la direttiva Bolkestein che porta concorrenza e trasparenza anche nei servizi pubblici.

Il risultato della mossa del Movimento 5 Stelle è che continuerà la giungla degli ambulanti che con le loro bancarelle hanno spesso ridotto vie e piazze della Capitale a veri suk e che fanno concorrenza sleale ai commercianti che pagano fior di tasse e fior di affitti. Tredicine ringrazia e festeggia. I romani un po’ meno.

Commenta