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Rivolta in Parlamento di avvocati, medici e notai Pdl contro la liberalizzazione degli Ordini

Raccolte 58 firme tra i parlamentari del Pdl per chiedere l’abolizione della norma. I ‘rivoltosi’ si dicono pronti a far cadere Tremonti. E Anche La Russa interviene in loro sostegno.

Rivolta in Parlamento di avvocati, medici e notai Pdl contro la liberalizzazione degli Ordini

Un nuovo ostacolo per il governo verso l’approvazione della finanziaria. All’interno del Pdl è, infatti, iniziata una raccolta firme per protestare contro la norma che abolisce gli Ordini e gli esami di Stato per accedere alle professioni. Secondo quanto stabilito dalla norma introdotta dal governo, per esercitare la professione di avvocato sarà sufficiente aver conseguito la laurea e svolto il praticantato. “Fino a quando non verrà tolta la norma che abolisce gli Ordini professionali – tuona un avvocato del Pdl – noi non voteremo mai la Finanziaria, dovesse anche cadere Tremonti”. Fino a queste momento sono state raccolte e consegnate a Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera, le firme di 44 avvocati, di 13 medici e di un notaio. Sulla questione è intervenuto anche Ignazio La Russa. “Da avvocato credo che sia una norma che merita un approfondimento ulteriore. Non mi sembra materia da inserire in un decreto. Ritengo che la proposta degli avvocati – ha concluso – non sia affatto irragionevole”.

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