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Riforma Lavoro, Fornero ai sindacati: “Articolo 18 a fine trattativa”

Il ministro dopo l’incontro con le parti sociali a Palazzo Chigi: “Nessun aut-aut dal governo. Ma deve essere chiaro che il tema del riordino dei contratti e delle flessibilità in entrata è subordinato al tema della flessibilità in uscita” – “Controlli sull’apprendistato dei giovani” – Camusso: “Articolo 18 per noi non è un tema”.

Riforma Lavoro, Fornero ai sindacati: “Articolo 18 a fine trattativa”

I lavoratori italiani devono portare pazienza, c’è ancora da attendere prima di conoscere il destino del tanto controverso articolo 18. Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha scelto di prendere tempo: “Lasceremo per ultimo il tema della flessibilità in uscita, sul quale voi non avete trovato un punto di convergenza”, ha detto oggi durante il terzo incontro con le parti sociali sulla riforma del lavoro. Questa mattina a Palazzo Chigi erano presenti i segretari di Cgil, Cisl e Uil, oltre ai rappresentanti di Confindustria, Rete Imprese Italia, Abi e Ania. La trattativa proseguirà al ministero lunedì prossimo. 

Fornero ha assicurato che non ci sarà “nessun aut aut del governo sulla riforma“, non si tratta di “un prendere o lasciare”. Tuttavia “deve essere chiaro che il tema del riordino dei contratti e delle flessibilità in entrata è subordinato al tema della flessibilità in uscita”.

Quanto ai contratti, “non abbiamo scelto il metodo dell’accetta per ridurli”, ha aggiunto il ministro, sottolineando che la revisione riguarderà sia il lavoro privato sia quello pubblico. Obiettivo fondamentale dell’Esecutivo rimane “la preservazione della flessibilità e l’eliminazione degli abusi”.

Su quest’ultimo punto, per contrastare “l’uso improprio delle forme di flessibilità e del lavoro autonomo in forme subordinate – spiega ancora Fornero – vogliamo introdurre sanzioni e controlli. Ci sono troppe partite Iva, ma occorre evitare discontinuità e che migliaia di lavoratori finiscano in nero”.

Infine, l’apprendistato per i giovani, che secondo il ministro “deve diventare la forma tipica d’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro”. Fino ad oggi “è stato usato come veicolo di flessibilità, ma in realtà è un veicolo di formazione. Dobbiamo essere severissimi, non ci sarà alcuna tolleranza sull’uso improprio dell’apprendistato”.

CAMUSSO: NON C’E’ UN TEMA ARTICOLO 18

“Abbiamo riconfermato al governo che per noi non c’è un tema che si chiama articolo 18”, ma “su tempi e modi delle procedure si può discutere”. Queste le parole di Susanna Camusso, leader della Cgil, al termine dell’incontro di oggi. 

Fornero – secondo quanto rivelato dalla sindacalista – ammette che c’è “un eccesso di ripetitività” sui contratti a termine e “questo crea una trappola per i lavoratori. Il ministro parla di flessibilità malata. Io la chiamo precarietà”.
Il giudizio sull’incontro di oggi è comunque favorevole: “Una cosa positiva e non scontata è che inizia effettivamente un negoziato con il piede giusto, e cioè sulle risposte che dobbiamo dare ai giovani”.

BONANNI: IL GOVERNO INTERVERRA’ COMUNQUE SULL’ARTICOLO 18

Per Raffaele Bonanni, numero uno della Cisl, “il governo vuole comunque intervenire sull’articolo 18. Spero ci sia ragionevolezza dal mondo imprenditoriale, dal governo, dalle parti politiche e anche dai sindacati”. 

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