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Rete unica, nel balletto delle alleanze spunta anche Rai

Tris di riunioni in vista: il consiglio dell’Agcom e i Cda di Mediaset e Rai. Sul tavolo il tema della rete unica e la rimozione dei vincoli a Vivendi nel capitale del Biscione

Rete unica, nel balletto delle alleanze spunta anche Rai

Mediaset, Rai ma anche Cdp, Open Fiber e forse Vodafone, WindTre, Sky. Oltre a Tim, naturalmente, che è lo snodo-chiave di tutta la vicenda. E’ molto affollato il tavolo a cui potrebbero sedersi i vari protagonisti dell’intesa sulla rete unica nazionale in fibra ottica che per il momento di sicuro ha soltanto l’intesa di massima – da definire contrattualmente nei prossimi mesi – tra Cdp e Tim.

Per approfondire, leggi anche Tim e Cdp, ok alla rete unica. Nasce FiberCop.

Le indiscrezioni, tuttavia, corrono. Mediaset nei giorni scorsi è uscita allo scoperto dopo la sentenza della Corte Ue che toglie il tetto del 10% a Vivendi, azionista con il 28,8% in Mediaset ma anche con il 24% in Tim: un incrocio che l’Agcom ha bocciato alla luce della legge Gasparri sugli intrecci media-tlc ma che ora diventa invece legittimo.

Proprio in giornata si terrà il Cda di Mediaset, il primo dopo la pausa estiva, e mercoledì è attesa la riunione dell’Agcom che potrebbe cancellare la sua precedente delibera. Giovedì invece è in programma il Cda Rai e, secondo le indiscrezioni raccolte dal Sole 24 Ore, il Consiglio di Viale Mazzini potrebbe discutere proprio della possibilità di sedersi al tavolo delle trattative sul dossier Rete Unica aperto dal governo e portato avanti da Cdp e Tim.

L’interesse delle Tv – prima Mediaset ma ora anche Rai – è di garantirsi un posto nella rete su cui transiteranno sempre più in futuro anche i contenuti televisivi. Come si è visto dall’enorme successo di Netflix e Amazon è la web Tv che viaggia su Internet il pericoloso concorrente della tv via etere.

I broadcaster vogliono dunque osservare da vicino gli sviluppi della nuova società unica per la rete in fibra ottica che dovrebbe – se tutto dovesse andare a buon fine – offrire nell’arco di due anni una dotazione infrastrutturale in fibra ottica al Paese, consentendo di recuperare i ritardi – rispetto agli altri Paesi, non solo europei – in cui purtroppo l’Italia è tristemente finita. Nel frattempo Open Fiber ha rafforzato il proprio piano industriale e va avanti con il cablaggio.

Nulla è ancora deciso e qualsiasi conclusione è ancora prematura. Tim, per bocca del suo Ad Luigi Gubitosi a Cernobbio, ha frenato gli entusiasmi dei gruppi televisivi: “Non mi è evidente il vantaggio di un fruitore di contenuti a partecipare“, è stata la risposta alla domanda di un giornalista. Il che vale per Mediaset come anche per Rai. Non resta dunque che attendere le prossime mosse ricordando che Rai, Rai Way e Open Fiber hanno firmato lo scorso aprile un memorandum proprio sulla sperimentazione di modalità trasmissive innovative dei contenuti video.

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