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Renault, la cura De Meo dà i primi frutti

Il manager italiano è Ad dal 1° luglio e ha già avviato una rivoluzione: conti ancora in calo ma con segnali di ripresa nelle vendite in Europa. Va a gonfie vele il modello elettrico Zoe.

Renault, la cura De Meo dà i primi frutti

Dopo un primo semestre letteralmente disastroso, che ha visto Renault registrare una perdita record da 7 miliardi di euro, le cose per la casa automobilistica francese sembrano andare leggermente meglio nel terzo trimestre, quello estivo, quello che ha visto l’entrata in carica dal 1° luglio del nuovo amministratore delegato, il milanese Luca De Meo. La sua nomina ha sin dall’inizio convinto i mercati, tanto che persino oggi, dopo la pubblicazione di una trimestrale che comunque segna una fatturato in calo dell’8,2%, il titolo di Renault riesce a guadagnare oltre il 2% alla Borsa di Parigi. Il perché lo spiega lo stesso comunicato della casa francese: la nuova strategia è tutta incentrata sui profitti e non più sui volumi. Dunque le vendite sono calate negli ultimi tre mesi del 6,1% (mentre il mercato auto mondiale si fermava al -4%), cioè di 800.000 veicoli circa, ma questo si spiega in buona parte col flop del Brasile (-50%).

Infatti De Meo ha subito lasciato intendere che la priorità non sarà più vendere ovunque, ma qualche mercato (come appunto il Brasile) va sacrificato per concentrarsi sulle aree e sulle attività a maggior marginalità. Così, dopo quello francese, si è confermato come secondo mercato quello russo, in crescita del 4,5% nel trimestre, mentre in Turchia si è addirittura registrato un boom del +131%. Ma è proprio in Europa dove si notano i segnali più incoraggianti: in un mercato molto frammentato e in grande crisi come quello continentale, Renault ha perso meno di altri (vendite -2,9%), riuscendo persino ad aumentare la propria quota di mercato di 0,2 punti al 10,3%. In Francia Renault è riuscita ad aumentare le vendite nel periodo estivo, del 2,7%.

Altro motivo di fiducia è l’exploit registrato dal modello elettrico Zoe, che si conferma sempre di più l’auto elettrica più venduta in Europa, ampiamente davanti al Tesla Model 3: nel trimestre considerato, il gioiellino della casa francese ha registrato un +157% di vendite in Europa (+27.000 veicoli) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il tutto nonostante la crisi da coronavirus e nonostante l’aumento delle vendite delle auto 100% elettriche sia stato nel vecchio continente “solo” del 107%. Questo risultato non è importante solo dal punto di vista commerciale: la quota di auto green vendute consentirà infatti a Renault di evitare la multa di Bruxelles per le emissioni di CO2 a fine anno.

Insomma pare che Renault si stia rimettendo in carreggiata, proprio mentre la rivale PSA Peugeot sta per andare a nozze con Fca. Questa operazione tra l’altro costringerà il gruppo ora guidato da De Meo a chiudere la produzione dell’utilitaria Fiat Talento, che dal 2016 veniva confezionata nello storico stabilimento di Sandouville. La rivoluzione di De Meo è appena iniziata ed partita un mese fa con la presentazione del nuovo piano industriale, che punta a valorizzare i marchi e i prodotti e non suddivide più il business in aree territoriali. E poi c’è la grande scommessa della Formula 1, dove torna a gareggiare la storica scuderia Alpine: alla guida di una delle due monoposto iscritte al Mondiale 2021 ci sarà l’ex ferrarista e campione del mondo Fernando Alonso.

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