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Rcs, i big si defilano e Cairo non accantona per Blackstone

Dopo le dimissioni del banchiere Miccicchè, la riluttanza dell’editore Cairo a prevedere accantonamenti prudenziali per il caso Blackstone spinge Della Valle, Tronchetti Provera e Cimbri a disertare il cda di Rcs – Nel primo semestre 2021 la casa editrice è tornata in utile

Rcs, i big si defilano e Cairo non accantona per Blackstone

Talvolta le assenze sono più eloquenti delle parole. È il caso delle assenze illustri che ieri si sono registrate nella attesissima riunione del cda di Rcs, la casa editrice del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, guidata da Urbano Cairo, che ne è anche il primo azionista.

Dopo le dimissioni dei giorni scorsi di Gaetano Miccicchè, il banchiere siciliano che per tanti anni ha fatto da trait d’union tra Cairo e il gruppo bancario Intesa Sanpaolo, ieri l’effetto Blackstone ha spinto sull’Aventino tre consiglieri illustri di Rcs come Diego Della Valle, Marco Tronchetti Provera e Carlo Cimbri (l’ad di Unipol), che non si sono presentati alla riunione del cda. Le motivazioni sono di circostanza, ma la sostanza è chiara: le perplessità crescenti di fronte alla causa giudiziaria promossa da Cairo contro il fondo americano Blackstone per la vendita della sede storica del Corrierone di Via Solferino a Milano, ma soprattutto le ancora maggiori perplessità sulla riluttanza di Cairo a prevedere appositi accantonamenti in bilancio per l’eventualità di una sconfitta legale di fronte a Blackstone, che gli chiede 600 milioni di dollari di danno.

Ecco perché l’ombra di Blackstone e la sempre più ampia spaccatura nel cda oscurano i pur discreti risultati di bilancio: grazie soprattutto al balzo della pubblicità, campo nel quale Cairo è maestro, Rcs è tornata all’utile (38,7 milioni nel primo semestre del 2021) e ha registrato un incremento dei ricavi del 32%, insieme a una riduzione dei debiti.

Ora la palla passa alla Consob, che valuterà le motivazioni per le quali il cda di Rcs ha ritenuto di non provvedere ad accantonamenti prudenziali anti-Blackstone. Ma passa anche e soprattutto alla Corte Suprema di New York, che deve decidere a breve se si ritiene territorialmente competente o meno sul caso Rcs-Blackstone.

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